Padre John Behr, Regius Professor of Humanity presso l’università di Aberdin nel libro “Egli si è fatto uomo” editore San Paolo, partendo da una certezza che tutti conosciamo ossia che la vita di ogni essere umano si conclude con la morte inverte per così dire i termini affermando che la nostra vita inizia con il sacrificio di Cristo sulla croce come se la vita di ogni essere umano inizia con la morte di Gesù.
Il libro alterna la scrittura esegetica, basata sullo studio e l’indagine dei testi biblici, con immagini iconografiche mosaici e dipinti che obbligano il lettore o la lettrice a contemplare e meditare sulla domanda fondamentale “Che cosa significa farsi uomo”.
La riflessione essenziale del libro è quella per cui Cristo ci dimostra cosa significa essere Dio morendo come un essere umano e dallo stesso tempo espone il significato di cosa vuol dire “essere umani” che scelgono liberamente di basare la propria vita sull’amore quale dono di Dio.
Come già ricordato la riflessione utilizza parole ed immagini che interagendo ci aiutano a comprendere la dottrina di Dio che si manifesta nella creazione, nella salvezza e quindi in noi stessi.
Nella citazione “la gloria di Dio e l’uomo vivente” ancora una volta il ragionamento, si capovolge, vita e morte si invertono; la morte del figlio di Dio corrisponde con la nascita dell’essere umano in cui vive la gloria del Signore.
Come si spiega nel libro quando Cristo camminava tra gli uomini non lo vedevano perciò che era; solo con la sua “Passione” e la crocifissione capiamo che è il figlio di Dio.
Il testo è colmo di citazioni come questa che lo rendono simile ad un testo medioevale. Nell’affrontare le riflessioni riportate in queste pagine è necessaria una lettura meditativa vagliando ogni parola ed immagine.
Si rincorrono nel libro riflessioni sulla morte sul battesimo sulla promessa della vita reale come se i cristiani dei primi secoli volessero ricordare ai cristiani di oggi come leggendo le Sacre Scritture e spezzando il pane si rinnova una promessa di fede in Cristo che è sorgente e modello della nostra salvezza e della nostra umanità.