A Sesto Calende ritorna Alberto Grampa con il libro il “Parco degli idrovolanti”

Giovedì 27 Ottobre, alla Ore 18:00, presso la Sala Consiliare della Città di Sesto Calende IL PARCO DEGLI IDROVOLANTI di Alberto Grampa sarà nuovamente protagonista!

In occasione della Rassegna Autunnale SEGNALIBRI una delle ‘penne’ che, più di altri, ha scritto in merito a storie di uomini, imprese e luoghi cari della nostra ‘Provincia del Volo’ ci presenterà ‘Il Parco degli Idrovolanti – L’Idroscalo Militare di S. Anna’.

Con lui torneremo in quei luoghi che hanno messo le ali alla SIAI MARCHETTI: un idroscalo militare, trasformato poi in un luogo di residenza di militari ed Oggi il nostro Parco Europa.

Occasione, buona per Alberto Grampa, di condividere nuovamente il sogno che il Parco Europa possa essere riaperto come idro-superficie, magari solo periodicamente, per scopi turistici e battesimi del volo.

‘Un libro dedicato ai Sestesi (ma non solo), perché possano ritrovare
le loro origini e consegnare questa storia alle future generazioni’

Nato per saperne di più in merito all’esistenza di un idroscalo militare in località S.Anna a Sesto Calende, frutto di anni di ricerche e di consultazioni di documentazioni fotografiche e cartacee.

Un puzzle che, una volta ricomposto, ha permesso di scoprire tra l’altro, che quel luogo intitolato nella metà degli Anni ’20 ad Adalberto Campacci (Pilota plurimedagliato della Regia Marina), dal settembre del 1943 diventò sede della Scuola Mezzi d’Assalto di Superficie ‘Salvatore Todaro’ della Xª Flottiglia MAS.

Con la fine della Seconda Guerra Mondiale e la nascita dell’Aeronautica Militare,
l’idroscalo venne trasformato in un luogo di residenza di militari (e delle rispettive famiglie), personale in servizio presso le vicine officine della S.I.A.I. Marchetti, gli aeroporti di Malpensa, Cameri e il Magazzino di Gallarate.

Negli anni sessanta venne dismesso fino alla sua alienazione avvenuta nel 1973.

Successivamente rimase abbandonato fino a quando l’Amministrazione Comunale di Sesto Calende, d’intesa con la Provincia di Varese, con contributi Europei, ne decise l’acquisto e la sua trasformazione in un parco pubblico aperto nel 2002 e ribattezzato “Parco Europa”.

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