Un fondo regionale per spettacoli teatrali dal vivo

Un fondo per sostenere gli spettacoli culturali dal vivo in Lombardia. Lo istituisce una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessore alla Cultura, Francesca Caruso.

Si tratta del bando ‘Next’ con il quale Regione Lombardia supporta le sedi di spettacolo che propongono prosa, teatro per l’infanzia e la gioventù, danza e circo contemporaneo, garantendo un contributo a fondo perduto.

“L’obiettivo – ha evidenziato l’assessore Caruso – è supportare chi diffonde la cultura nei territori e in particolare nei paesi e nelle zone dove c’è una minor proposta di spettacoli dal vivo. Regione Lombardia riconosce e sostiene concretamente il ruolo di presidio culturale svolto dalle strutture che offrono una programmazione di qualità. Le sedi di spettacolo hanno una funzione fondamentale all’interno delle comunità locali e favoriscono aggregazione sociale”.

La linea D del bando ‘Next’, finanziata da Regione con 130.000 euro, è rivolta ad Amministrazioni locali, soggetti privati, enti ed istituzioni ecclesiastiche e intende incentivare l’organizzazione di eventi in particolare in territori ‘svantaggiati’ sul versante dell’offerta culturale.

Per partecipare al bando, è necessario disporre di una sala da spettacolo al chiuso (teatri, cinema, cineteatri, auditorium musicali, sale polivalenti con prevalente attività di

spettacolo) da almeno 100 posti situata sul territorio lombardo. Una sala in cui almeno il 50% delle giornate di apertura nel 2022 e nel 2023 è dedicato esclusivamente ad attività di spettacolo. Le modalità di partecipazione ed ulteriori specifiche saranno definite nel bando attuativo.

Regione Lombardia erogherà un contributo pari al massimo al 70% delle spese relative alla programmazione di spettacoli nell’ambito del progetto ‘Next’. Per le sedi localizzate sul territorio del Comune di Milano il contributo erogabile sarà pari al massimo al 40%. I contributi erogabili per ciascuna sede di spettacolo andranno da un massimo di 20.000 euro e un minimo di 2.500 euro. Queste le spese ammissibili: cachet, spese tecniche, spese di promozione.

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