Busto Arsizio ritorna la settimana della mobilità

Domenica 17 settembre, nell’ambito delle manifestazioni della settimana europea della mobilità, la rete di associazioni e cittadini attivi “il Domani che Vorrei”, in collaborazione con i bambini, i genitori e le maestre della scuola, ha realizzato la nuova piazza scolastica permanente.

Il Comune di Busto Arsizio, in particolare l’assessorato alla Mobilità sostenibile condotto da Salvatore Loschiavo, ha incoraggiato il progetto e ha contribuito attivamente anche con l’acquisto degli arredi.

Il progetto è partito circa due anni fa quando la rete del “Domani che Vorrei” ha proposto di realizzare un intervento di urbanistica tattica per migliorare la qualità dello spazio fuori da una scuola. Il Comune di Busto ha raccolto immediatamente la sfida, candidando la scuola elementare “Marco Polo”.

Da quel momento è partito un percorso di partecipazione che ha visto il coinvolgimento diretto delle maestre, ma soprattutto degli alunni che si sono immaginati il loro spazio ideale: allontanare le macchine per fare spazio a giochi, colore, piante e panchine.

Afferma l’assessore Loschiavo: “questo intervento nasce dall’incontro di una reale istanza della scuola con l’entusiasmo travolgente di una rete di associazioni, che avevano dichiarato e hanno dimostrato di avere a cuore il futuro della Città. La dirigenza delle “Marco Polo”, insieme ai genitori, ci chiedeva di intervenire per mettere in sicurezza l’entrata e l’uscita degli alunni da scuola. Sennonché quella legittima istanza è stata l’occasione per osare di più, per andare oltre, per riconquistare uno spazio, in precedenza appannaggio esclusivo delle automobili, e restituirlo alla socialità.

I primi incontri con le associazioni e le diverse componenti della scuola hanno dimostrato fin da subito che si poteva fare, ma che, per riuscirci, era necessario farlo tutti assieme. I bambini sono stati i protagonisti principali, ma tutte le componenti si sono messe in gioco e hanno fatto la loro parte. Si sono sporcati le mani, se così si può dire, e non solo in senso figurato, Il risultato è pregevole. Dove prima c’erano automobili e parcheggi, oggi ci sono panchine, giochi per bambini e, soprattutto, tanto tanto colore. Uno spazio di condivisione vero, nel quale cresce in maniera naturale e spontanea il senso di Comunità”.

La piazza scolastica è uno spazio pedonale colorato dove i bambini e i genitori da oggi in poi potranno aspettare l’inizio delle lezioni senza doversi preoccupare dei pericoli del traffico.

“Il progetto è il punto di arrivo di un percorso di partecipazione e di progettazione durato più di un anno. C’è stata tanta partecipazione da parte delle persone che abitano il quartiere e frequentano la scuola. Una bella dimostrazione di come una comunità si prende cura dello spazio pubblico” sostiene l’architetto Giovanni Mandelli, portavoce della rete “il Domani che Vorrei”.

Il progetto ha l’obiettivo di creare uno spazio colorato, sicuro e stimolante capace di favorire buone abitudini di mobilità attiva e di socializzazione e di gioco tra i bambini. Se ci

pensiamo l’attività didattica non è confinata all’interno delle mura scolastiche ma prosegue anche all’esterno. I bambini imparano a conoscere la città a partire dallo spazio fuori da scuola che è uno dei primi spazi che sono liberi di esplorare: se lo spazio è bello e stimolante, saranno capaci di immaginarsi una città bella e inclusiva. E soprattutto, se i bambini hanno contribuito a “costruire” lo spazio fuori da scuola, saranno più incentivati a prendersene cura e a coltivare il valore dello spazio pubblico come bene comune.

Nei prossimi giorni verranno installati i portavasi e le panchine, oltre ad un nuovo portabiciclette.

E’ prevista, nei giorni successivi, l’inaugurazione ufficiale.

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