Import riso: “Gravissima la decisione della UE di aumentare residui fungicida vietato in Italia”

“E’ gravissima la decisione del Gruppo di lavoro Ambiente del Consiglio d’Europa che apre all’aumento dei livelli massimi del residuo di triciclazolo nel riso proveniente da Paesi terzi. Per noi è inaccettabile che possa essere consentita l’importazione e la commercializzazione di riso che può contenere tracce nove volte superiori a quelli che sono i limiti consentiti nell’Unione Europea di un fungicida che da noi è vietato da anni”.

Così Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, commenta il primo voto che punta a concedere all’industria risiera di importare materia prima dall’Oriente, principalmente dall’India, con un aumento del limite di residuo del triciclazolo da 0,01 a 0,09 milligrammi per chilo. 

“Non solo questa concessione può essere pericolosa per il consumatore – continua il presidente Rota -, è anche lesiva delle norme della concorrenza e del principio di reciprocità. Si tratta dell’ennesimo regalo dei Paesi del Nord Europa a danno dell’Italia e delle altre nazioni risicole della UE. C’è però ancora la possibilità a dicembre – afferma ancora il presidente della Coldiretti interprovinciale – che il Parlamento di Bruxelles respinga la richiesta. Come Coldiretti stiamo lavorando a tutti i livelli affinché il provvedimento non passi. E’ assurdo che da un lato la UE apra le porte a produzioni provenienti da Paesi terzi che nulla hanno a che vedere con la sostenibilità, mentre dall’altro imponga limiti sempre più gravosi a un’agricoltura come quella italiana che già oggi è leader di sostenibilità nel mondo”. 

Gli ettari a riso nell’area metropolitana milanese sono circa 12 mila, mentre poco più di 1.600 quelli nel Lodigiano – conclude la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – dove si coltivano alcune delle varietà più pregiate, a cominciare dal Carnaroli. 

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