Qual’ è lo stato attuale della Riforma del Terzo Settore, qual’ è l’impatto sull’operatività degli enti non profit?
Si sono chiarite le zone d’ombra di uno scenario frammentato sul piano normativo? Sono domande ai primi posti dell’agenda di lavoro della Fism, la Federazione Italiana Scuole Materne che rappresenta novemila realtà educative – nidi, sezioni primavera, scuole dell’infanzia – non profit, d’ispirazione cristiana.
Realtà indispensabili nel nostro Paese per il sostegno alla natalità, alla genitorialità, all’occupazione femminile, oltre che rilevanti nel sistema integrato di educazione e istruzione pubblica. Realtà pronte a valutare le opportunità offerte dal passaggio al Terzo Settore, ma che, in questo contesto, chiedono di potersi affidare a quadri normativi che garantiscano risposte certe e indirizzi precisi per quanto concerne la fiscalità, la gestione delle strutture e del personale, e il rispetto di una mission portata avanti tra difficoltà da mezzo secolo, aspettando la parità promessa da un’apposita legge nel 2000, mai pienamente applicata.
Per questo Fism che nella sola Lombardia a fronte delle 1336 scuole statali, conta 1670 scuole partitarie, presenti in almeno cinquecento comuni dove sono le uniche, ha promosso un importante convegno sul tema. L’appuntamento questa volta si svolgerà il 17 Gennaio alle ore 10 presso la Sala Capitolare di Palazzo della Minerva, in Senato.
All’incontro – dopo l’introduzione ai lavori dal presidente nazionale Fism, il lecchese, Giampiero Redaelli – sono previsti interventi, fra gli altri, del vice ministro dell’Economia e Finanze Maurizio Leo; del vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci; del sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano, del professor Gabriele Sepio, avvocato cassazionista.