La marcia di Abdon Pamich, da Fiume al record olimpico di Tokyo 1964

fonte https://www.anvgd.it/la-marcia-di-abdon-pamich-da-fiume-al-record/

di Lorenzo Salimbeni – Negli anni Novanta la Croazia da poco indipendente conquistò visibilità di fronte all’opinione pubblica mondiale al di fuori delle vicende belliche del 1991-’95 grazie ai suoi campioni: dal tennista Goran Ivanišević alle squadra nazionali di calcio e di pallacanestro. Al Palazzetto dello Sport di Fiume una targa ricorda i concittadini che hanno dato lustro al capoluogo del Carnaro in ambito sportivo, ma non viene fatta menzione di un campione olimpionico della marcia.

Nato nel 1933, nel dopoguerra abbandonò la sua città natale che era stata occupata il 3 maggio 1945 dai partigiani comunisti jugoslavi, i quali iniziarono a perseguitare la comunità italiana, che pur rappresentava la maggioranza della popolazione di Fiume. Ex fascisti ed ex partigiani, autonomisti e nazionalisti: tutti coloro che si opponevano all’annessione alla Jugoslavia comunista erano obiettivo delle retate dell’OZNA, la polizia segreta del Maresciallo Tito. Il giovane Abdon Pamich, un po’ in treno e tanto a piedi, iniziò la marcia più importante della sua vita, che aveva il traguardo in Italia e come premio la libertà.

Negli anni Cinquanta e Sessanta è stato pluricampione italiano di Marcia, togliendosi grandi soddisfazioni anche a livello europeo e mondiale. Alle Olimpiadi di Roma nel 1960 vinse il bronzo nei 50 km e quattro anni dopo a Tokyo ottenne l’oro stabilendo il nuovo record olimpico. Nel mezzo anche il trionfo agli Europei di Belgrado, con l’imbarazzante incontro con Tito, padre e padrone della Jugoslavia comunista, artefice dei lutti e delle violenze che portarono 350.000 istriani, fiumani e dalmati in esilio come Abdon.

Durante le recenti celebrazioni di San Vito, patrono di Fiume, la Società di Studi Fiumani, di cui il novantenne Pamich è autorevole rappresentante come testimone dell’esodo e della vita nei Centri Raccolta Profughi, ha chiesto al Sindaco Marko Filipović di provvedere affinchè tra gli sportivi illustri quarnerini sia ricordato pure il grande campione della specialità dei 50 km. Il primo cittadino si è fatto carico di questa richiesta, ma è intanto bello vedere che la Comunità degli Italiani di Fiume sul suo canale YouTube ha realizzato una rassegna di interviste ad anziani connazionali testimoni di un’epoca sempre più lontana raccolte in un Archivio della Memoria ed ampio spazio è stato dedicato proprio ad Abdon Pamich. 

didascalia: Pamich è oggi testimonial della Corsa del Ricordo

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