La sua vita fu incentrata su uno scopo chiarissimo e nobile: fare comprendere la centralità della scuola e dare all’educazione e alla qualità dell’insegnamento il suo apporto concreto e professionale. Alberto Manzi , con il suo programma “Non è mai troppo tardi” trasmesso dal 1960 al 1968 sulla Rai, tenne incollati al video un milione e mezzo di italiani, specialmente adulti, alcuni dei quali riuscirono a prendere la licenza elementare proprio grazie alle sue lezioni.
Sino al 23 novembre sarà allestita alla biblioteca civica una mostra in suo onore a Castellanza intitolata “Alberto Manzi- cent’anni da maestro” promossa dagli alunni dell’Istituto Maria Ausiliatrice con il patrocinio del comune. “E’ con piacere- dice l’assessore a cultura e istruzione del comune Davide Tarlazzi – che gli spazi della biblioteca civica si aprono per accogliere la mostra e la conferenza con cui la comunità scolastica dell’Istituto Maria Ausiliatrice vuole ricordare il centenario della nascita di Alberto Manzi, un uomo che ha creduto nella centralità della scuola e nel ruolo giocato dall’educazione nei processi di promozione dello sviluppo umano, con ideali che lo resero audace sperimentatore e innovatore”.
Venerdì’ 8 novembre alle 20.45 è in programma per celebrarne la memoria una conferenza in biblioteca dal titolo “Camminare a testa alta” in cui interverranno Milena Mor che tratterà il tema “Lezioni dal passato per un futuro migliore, guidare il cambiamento attraverso l’accoglienza e la valorizzazione della diversità”, Roberto Morgese, chiamato a fornire spunti sul tema “Il bicchiere mezzo pieno, attivare pratiche di valutazione seguendo esempi di senso e coerenza”, Monica Moroni, le cui parole saranno incentrate su “Una scuola che cambia, opportunità e sfide dell’incontro tra educazione e intelligenza artificiale”. Moderatore del dibattito sarà Tarlazzi.