Regione Lombardia presenta ‘Adi design museum’

L’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del nuovo ‘ADI Design Museum – Compasso d’oro’ a Milano, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini e del sindaco di Milano Beppe Sala. Nel pomeriggio, poi, il presidente Attilio Fontana, farà visita alla nuova struttura per conoscere personalmente caratteristiche e contenuti del museo.

Si tratta di un hub del design che ospita la collezione storica del Compasso, riconosciuta dal Ministero della Cultura come bene di eccezionale interesse, esposizioni permanenti e mostre temporanee. Rappresenta un nuovo modello di museo generativo, aperto, che propone approfondimenti in ottica multitemporale. È il primo in Italia per tecnologia di semplificazione degli accessi. La collezione è composta dagli oggetti selezionati dal 1954 a oggi.

0Sondrio, 26 maggio 2021   |  LOMBARDIA

Regione Lombardia presenta ‘Adi design museum’

Rappresenta un nuovo modello di museo generativo, aperto, che propone approfondimenti in ottica multitemporale

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L’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del nuovo ‘ADI Design Museum – Compasso d’oro’ a Milano, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini e del sindaco di Milano Beppe Sala. Nel pomeriggio, poi, il presidente Attilio Fontana, farà visita alla nuova struttura per conoscere personalmente caratteristiche e contenuti del museo.

Si tratta di un hub del design che ospita la collezione storica del Compasso, riconosciuta dal Ministero della Cultura come bene di eccezionale interesse, esposizioni permanenti e mostre temporanee. Rappresenta un nuovo modello di museo generativo, aperto, che propone approfondimenti in ottica multitemporale. È il primo in Italia per tecnologia di semplificazione degli accessi. La collezione è composta dagli oggetti selezionati dal 1954 a oggi.

“Essere qui – ha detto Galli – è una doppia vittoria: è il coronamento di un lungo percorso progettuale e realizzativo cominciato qualche anno fa ed è il varo di un nuovo museo, col quale rilanciare la cultura. Sono convinto che la socialità disgregata nel corso della pandemia si possa ricostruire solo facendo leva sui luoghi e gli istituti della cultura. Allora, inaugurare un nuovo museo, specie di questa portata, assume un senso ancora più importante, significa offrire una leva nuova, moderna e innovativa per ricostruire la socialità delle nostre comunità”.

“Milano e la Lombardia – ha ribadito l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura – hanno una certa consuetudine storica nell’individuare nella cultura la strada maestra per lasciarsi alle spalle le rovine dell’umanità. Basti ricordare nell’immediato dopoguerra la nascita dei Pomeriggi Musicali, del Piccolo Teatro, la ripartenza della Scala. Quando la città di Milano era distrutta dal punto di vista sociale e culturale prima che dal punto di vista economico e materiale, ha spiccato una tratta di fiducia nella cultura, nella musica e nel teatro, per guardare al domani con rinnovato ottimismo e archiviare il dramma delle distruzioni e delle sciagure”.

“Quindi – ha ribadito Galli – occorre ripartire dalla cultura facendo leva sull’attrattività e il nuovo museo ADI ne offre moltissima e di qualità. La collezione storica del Compasso d’Oro racconta l’evoluzione estetica, industriale, economico-produttiva di settant’anni di storia di Milano e della Lombardia. E si configura come una narrazione autobiografica che parla dritto alle nostre coscienze e ci consente di pensare al futuro con grande fiducia”.

“In questo nuovo Museo, v’è anche uno spazio dedicato alla Rosa Camuna – ha concluso l’assessore Galli – ineguagliato simbolo della nostra grande regione, premiato sul finire degli anni Settanta. Mentre i simboli delle regioni a statuto speciale sono simboli storici, quelli delle regioni a statuto ordinario, nate cinquant’anni orsono, sono tutti figli del design. E il design che ha creato la Rosa Camuna è unico e irripetibile, si riconosce subito. Tant’è vero che cinque anni dopo la sua adozione, avvenuta nel 1974, il sito archeologico delle incisioni rupestri in Valle Camonica, laddove riposa la millenaria Rosa Camuna, divenne il primo sito Unesco riconosciuto in Italia. Nato dalla sovrapposizione della Rosa rupestre con l’Uomo Vitruviano, la Rosa Camuna è un simbolo che sa coniugare tradizione e innovazione, riassume sino in fondo i valori della nostra Regione e quelli racchiusi in questo Museo, che poggia sulla collezione storica del Compasso d’Oro, esalta la sensibilità e la propensione allo sviluppo e all’innovazione e guarda avanti”.

“L’ADI Museum – ha dichiarato l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni – è un sogno diventato realtà: Milano e la Lombardia ospitano la casa del design a livello internazionale. Un importante segnale di ripartenza per un settore nevralgico per l’economia del nostro Paese. Un percorso lungo che ho seguito con attenzione sin dai primi colloqui con il Presidente ADI, Luciano Galimberti. Poi, nel Febbraio 2020, ecco la presentazione degli spazi. Per arrivare alla tanto agognata inaugurazione odierna. L’ADI Museum si candida come polo di divulgazione e promozione del design, un attrattore innovativo che arricchisce ulteriormente l’offerta turistica e culturale della nostra regione”.

“Mi piace pensare all’ADI Design Museum – ha concluso l’assessore Magoni che detiene anche la delega al Design – come ad uno spazio di connessione, l’hub del genio e della creatività dei nostri designer. Luogo dove esaltare l’estro e la fantasia del Made in Italy nel mondo”.

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