La meravigliosa Abbazia di Piona incastonata sull’estremità della penisola Olgiasca, l’atmosfera magica di Santa Maria del Tiglio e la dimora di Palazzo Gallio a Gravedona, l’Auditorium S. Antonio di Morbegno con i suoi affreschi e il chiostro, e per la prima volta Villa Cipressi a Varenna con il suo straordinario Giardino Botanico e il borgo storico di Bellano. Sono questi alcuni dei suggestivi luoghi del territorio che ospitano il calendario del Festival, un programma musicale vario che spazia dal repertorio classico ad ascolti più rari fino ad originali contaminazioni.
Protagonisti saranno come sempre musicisti di rilievo internazionale, alcuni dei quali per la prima volta ospiti della manifestazione, fra questi Ian Bostridge tenore fra i più celebri al mondo, artista in residence di quest’anno, cui il Festival affida i concerti di apertura e chiusura, Magnus Lindgren jazzista e polistrumentista svedese e David Salleras saxofonista e compositore spagnolo.
Ritroveremo poi la celebre bacchetta venezuelana Diego Matheuz che per il terzo anno sarà alla guida dell’Orchestra MACH (Music Art Creativity Hub), formazione nata nel 2018 in seno al Festival, in cui giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo si confrontano e suonano insieme a musicisti prime parti di orchestre internazionali, unendo le esperienze didattico-musicali nate intorno al pensiero musicale di Claudio Abbado, con quelle del venezuelano Sistema Abreu.
Ad arricchire ulteriormente il progetto MACH, anche MACH Ensemble, con un approfondimento sul repertorio cameristico, e da quest’anno MACH Youth, con gli atelier musicali e creativi rivolti a bambini e ragazzi dai 9 ai 17 anni.
Preziose come sempre le collaborazioni con l’artista Velasco Vitali che ha creato l’immagine del festival, impegnato nelle scenografie di alcuni concerti e in un laboratorio creativo per ragazzi, e con il mime director Tony Lopresti.