L’Associazione “Varese per l’italia 26 Maggio 1859” ha ricordato, domenica mattina 27 Ottobre, i caduti delle guerre risorgimentali con una breve cerimonia al cimitero monumentale di Giubiano, il più grande di Varese in cui si trovano lapidi in memoria dei caduti militari dei conflitti mondiali e della Battaglia di Varese.
Oratore ufficiale il dottor Taddei che, dopo avere ricordato come la battaglia di Varese del 26 Maggio 1859 si inscriva in quel momento cruciale che avrebbe segnato la svolta da cui, poco dopo, si sarebbe realizzata l’unità d’Italia, s’è soffermato sul significato che quell’episodio di storia ha alla luce della realtà attuale.
«Tanti italiani sono morti per costruire e difendere il nostro Paese», ha precisato Taddei. «Quanto sta accadendo in Europa deve allertarci e far comprendere che non si può tergiversare su investimenti nella difesa. Lo dobbiamo per i nostri figli e nipoti».
Dal canto suo il sindaco, Davide Galimberti, s’è congratulato con i membri dell’Associazione perché, ha detto, «siete la testimonianza che il tessuto culturale della nostra città è vivo e voi siete la testimonianza che, facendo memoria del passato, ci ricordate i valori fondanti su cui s’incentra la democrazia del nostro Paese».
Luigi Barion, presidente di “Varese per l’italia” ha poi invitato i presenti a recarsi sulla tomba di Giovanni Valcavi, primo presidente del sodalizio.
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre alla Famiglia Bosina, delegazioni delle Associazioni combattentistiche, dei Cacciatori delle Alpi, della Croce rossa italiana e della Protezione civile.