Pronunciando la parola “Salvavita” alla maggior parte degli italiani viene in mente il nome Beghelli. Un marchio italiano nato nel 1976, quando il fondatore Gian Pietro Beghelli realizzò il primo prodotto, una lampada che illuminava le case degli italiani in caso di interruzione dell’energia elettrica.
Il primo prodotto a marchio Beghelli è una lampada realizzata per sopperire alle continue interruzioni di energia elettrica, un prodotto che verrà utilizzato ampiamente in caso di emergenze come terremoti, nevicate ed altre calamità naturali che colpiranno il nostro Paese.
La società si occupa di progettazione, produzione e commercializzazione di una numerosa gamma di prodotti che vanno dall’illuminazione alla sicurezza industriale a quella domestica.
Il fondatore pensò di sfruttare l’elettricità per realizzare prodotti in grado di salvare, proteggere o rendere migliore la vita di milioni di persone.
Un uomo che ha saputo unire genialità ed intuizione realizzando, in anni di duro lavoro, un’azienda che in breve tempo ha conquistato una nicchia importante del mercato non solo italiano, ma anche estero in mercati importanti come quelli di Stati Uniti, Cina e Giappone. Merito sì del fondatore, Gian Pietro, ma anche dei figli Luca, Graziano e Maurizio.
La Beghelli ha saputo affiancare tecnologia e ricerca appoggiandosi ad istituti universitari che, testandone i prodotti, ne hanno enormemente alzato i livelli di affidabilità ed efficienza.
Anche in questi ultimi due anni di diffusione del virus di Wuhan, la famiglia Beghelli ha pensato di realizzare uno strumento che rendesse le case degli italiani più sicure.
Ha così creato una lampada basata sulla tecnologia UV-C, certificata dal Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova, in grado di bloccare la trasmissione del virus in ambienti chiusi e quindi particolarmente adatta a sanificare case, uffici, aule scolastiche, sale cinematografiche e persino vagoni ferroviari o di metropolitane.
Abbiamo preso contatto con Luca Beghelli, uno dei figli del Fondatore, il quale ha gentilmente risposto ad alcune nostre domande.
Come è nato il vostro “SanificaAria”, forse il più noto dei vostri già celebri prodotti?
Poter mettere la nostra tecnologia a servizio della comunità è per noi il fine ultimo dell’impegno che da sempre dedichiamo allo sviluppo di soluzioni innovative in grado di migliorare la vita delle persone. In un momento complesso come quello che stiamo vivendo, abbiamo continuato a mettere in campo nuove idee e risorse, raggiungendo con questo dispositivo un nuovo traguardo in un percorso aziendale da sempre alimentato da ricerca, innovazione e tecnologia. Mettendo a frutto l’esperienza pluriennale nella luce e in particolare nella gestione delle sorgenti di luce ultravioletta per la sanificazione e l’igienizzazione di superfici e fluidi, abbiamo iniziato l’attività di ricerca prima e industrializzazione poi dei dispositivi per la sanificazione dell’aria. E solo dopo averne testata scientificamente l’efficacia, abbiamo messo sul mercato SanificaAria, che sta ricevendo significativo apprezzamento del mercato, sia interno sia estero. Oggi con SanificaAria, possiamo contare su uno strumento di difesa invisibile, un ulteriore ed efficace alleato nella lotta a virus e batteri fra i quali il virus causa del Covid-19.
Il SanificaAria Beghelli è in grado di ridurre il rischio di contagio da Covid in qualsiasi genere d’ambiente chiuso?
L’effetto anti-microbico della sorgente UV-C è noto da tempo. Oggi sappiamo che la trasmissione del coronavirus si propaga con aerosol, leggere goccioline in grado di restare a lungo sospese e spostarsi di diversi metri all’interno di un ambiente chiuso. Nella stagione invernale i rischi aumentano perché trascorriamo più tempo al chiuso e la concentrazione di particelle infettive aumenta senza un’adeguata ventilazione. SanificaAriaBeghelli grazie alla tecnologia uvOxy®dei raggi UV-C sanifica l’aria abbattendo oltre il 99% dei virus e batteri presenti con una tecnologia che replica, intensificandola, la naturale azione purificatrice dell’irraggiamento solare, riducendo o eliminando virus e batteri presenti nell’aria con una elevatissima efficacia.
A chi vi siete affidati per testare il SanificaAria e qual è la dimensione dell’aria o la cubatura che è in grado di sanificare?
L’efficacia del dispositivo è stata verificata presso i laboratori dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Gli studi condotti dal Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padovahanno anche dimostrato la capacità, in determinate situazioni applicative, di ridurre approssimativamente a zero i rischi di infezioni causate da agenti infettivi, tra cui anche virus. La nostra azienda, in collaborazione con il Tecnopolo “Mario Veronesi” – TPM di Mirandola, ha inoltre promosso un’indagine con lo scopo di determinare l’attività antivirale del dispositivo germicida SanificaAria, con lo specifico ceppo virale SARS-CoV-2responsabile dell’attuale pandemia di COVID-19, dimostrando una riduzione media della carica virale corrispondente al 99,66%. L’IMQ (Istituto Italiano Marchio di Qualità), ha invece testato l’emissione della radiazione UV-C, verificando l’assenza di emissioni pericolose. Esistono più tipologie di SanificaAria che possono trattare singolarmente ambienti da 50 fino a 250mq.
È più richiesto da privati o da istituzioni pubbliche?
È richiesto sia da privati, per case, negozi, uffici, ambulatori, che da enti pubblici e istituzioni. Alla luce dell’emergenza pandemica, più di 800 istituti scolastici hanno installato il SanificaAria nei loro spazi; il dispositivo è stato adottato anche in diverse sedi delle massime istituzioni dello Stato, uffici comunali, poliambulatori, aeroporti e aziende.
Questo prodotto è richiesto ed è più conosciuto sul mercato estero o italiano? Quali Paesi ne fanno più richiesta?
Sino ad oggi sono stati installati quasi 90.000 SanificaAria Beghelli, di cui circa il 20% all’estero. Stiamo continuando a consolidare la presenza in Italia e a crescere sui mercati stranieri dove siamo già distribuiti, in particolare in Belgio,Hong Kong,Germania, Portogallo, Messico e USA.
In questi due anni avete ricevuto commesse dal Governo?
Forniamo costantemente supporto e assistenza a tutte le realtà, sia del settore pubblico che privato, interessate ad adottare il dispositivo SanificaAria nei loro spazi. Per quanto riguarda le scuole, è utile ricordare che il Governo ha stanziato 410 milioni di euro (di cui 60 milioni per le scuole paritarie) di cui gli Istituti possono disporre per l’acquisto di dispositivi di protezione e di strumenti utili a migliorare le condizioni di sicurezza delle proprie strutture.
(immagine Luca Beghelli marketing manager Beghelli spa)