Busto Arsizio inaugura la mostra “Elegie dell’acqua”

La rassegna “Uno spazio per l’arte”, promossa dall’Amministrazione comunale, riparte con una nuova mostra che le sale delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna ospiteranno dal 19 febbraio al 19 marzo.

Si tratta di “Elegia dell’acqua”, progetto che Brigitta Rossetti ha dedicato a Palazzo Cicogna, curato da Stefania Severi.

“E’ un vero piacere ospitare l’artista Brigida Rossetti, che con il suo linguaggio creativo poliedrico bene corrisponde all’impegno multidisciplinare che questa Amministrazione sta infondendo nel settore artistico e, più in generale, culturale” afferma la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli.

“Il nostro intento – prosegue – è di far diventare “Uno spazio per l’arte” un luogo familiare, dove ciascuno possa sviluppare una virtuosa consuetudine alla bellezza”.

Dall’interpretazione di alcune forze astratte – luce, elettricità, magnetismo, e gravità – l’artista ha fatto esperienza della forma nella pittura, ponendo al centro di questo fluire poetico l’acqua intesa come impeto vitale, ma analogamente in grado di stravolgere ed eliminare ogni forma sul pianeta.

Come sottolinea la curatrice, l’acqua è un elemento ‘magico’ che muta stato a seconda della temperatura, passando dalla dimensione solida del ghiaccio a quella liquida, fino alla gassosa del vapore. Nei lavori di Brigitta Rossetti sono raffigurati tutti questi passaggi, quasi a voler rappresentare, ancor prima dell’acqua, un processo alchemico di trasformazione. L’esposizione nel suo insieme ci parla di cambiamento, ora climatico, ora umano, sicché l’assenza della figura umana diviene espediente per la sua analisi interiore, evocandone emozioni, ricordi, fragilità, isolamento ed aspirazioni.

In questa contraddittorietà/complessità, come una danza repentina nelle spesse acque in ascesa, si snoda la ricerca artistica di Brigitta Rossetti, attraverso l’amalgamarsi e lo scontrarsi di pittura, video, e installazione.

In mostra grandi dipinti su tela come “Proiezioni” e “Frammenti del fondale” guidano il visitatore nelle sale di quella che un tempo fu la dimora dei conti Marliani. Il ritmo è scandito dall’installazione “Not me” e da tre proiezioni video che alternano immagini a suoni, segnando un nuovo passaggio attraverso il movimento.

I video, “Postcard”, “Pavimento di Ghiaccio” ed “Eremo”, sono momenti disciolti dove le narrazioni si svolgono in luoghi tra loro estremamente differenti: una pista di pattinaggio, terreni scoscesi, il deserto durante una tempesta. Le interpretazioni dei filmati aprono a molteplici interrogativi, dimostrando come ogni percorso non ha né inizio né fine e come ogni fine possa essere contemporaneamente nuovo inizio.

Il ciclo di opere su carta, “Before they all Fade away”, porta a galla una pittura istintiva, dove forme cancellate, forse quasi dimenticate, vengono restituite alla luce prima che ne sia azzerata ogni traccia dalla memoria.

Il lavoro di Brigitta Rossetti è difatti un processo continuo di creazione e cancellazione o aggiunta di nuovi livelli, pur mantenendo vestigio di ciò che è successo prima. Una pittura liquida, con macchie che rivelano animali, definendo esiti non cercati.

L’installazione infine è il punto di contatto più diretto con il pubblico il quale, unicamente durante il vernissage, sarà invitato ad interagire con gli oggetti in scena, suonandoli, alla ricerca della melodia primordiale del proprio sé.

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