Novecento segnavia sui duecento chilometri dei 21 sentieri censiti ed inseriti nel catasto regionale, 7 percorsi tematici e collegamenti, percorsi di interesse nazionale o internazionale come la via Francisca e il Sentiero E1.
Sono i numeri del lavoro svolto per il progetto Sociale al quadrato che ha portato a rinnovare completamente la segnaletica all’interno del Parco regionale del Campo dei fiori.
La posa di tutti i segnavia è stata possibile grazie all’opera dei volontari della Gev coordinato dai responsabili dell’Ente.
Il progetto Sociale2 nasce grazie alla collaborazione tra diversi soggetti e un contesto legislativo che riguarda il diritto al lavoro dei disabili.
La sensibilità di un’azienda del territorio come Tigros, la competenza tecnica come Naturacoop, il ruolo istituzionale della Provincia di Varese attraverso il proprio servizio dedicato al lavoro, hanno permesso di raggiungere un duplice risultato: il collocamento professionale di alcuni soggetti e la valorizzazione del territorio.
Il contesto legislativo
Il progetto trae spunto dalla legge 68/99 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, che prevede obbligo di assunzione di persone con disabilità per le aziende che superano i 15 dipendenti, e dalla Convenzione articolo 14 Dlgs 276/03.
La Convenzione articolo 14 prevede che l’azienda conferisca ad una cooperativa sociale una commessa di lavoro a seguito della quale la cooperativa assume persone con disabilità.
I lavoratori con disabilità, impiegati dalla cooperativa a seguito della Convenzione, valgono a copertura della quota di obbligo prevista dalla legge 68/99 per l’azienda committente.
La Provincia di Varese, in particolare l’ufficio Collocamento Mirato Disabili, è garante della congruità e della regolarità della procedura di convenzionamento articolo 14.
I protagonisti del progetto
Il progetto Sociale al quadrato è stato realizzato grazie alla collaborazione di quattro attori del nostro territorio: il Parco Regionale Campo dei Fiori, la Provincia di Varese, Naturcoop e Tigros S.p.A.
Giuseppe Barra, Presidente Parco Regionale Campo dei Fiori
«Mai come in questo periodo si è sentita la necessità di poter stare all’area aperta. E’ cresciuto in maniera esponenziale la necessità delle escursioni in natura e possibilmente nella prossimità delle proprie abitazioni, alla scoperta di quanto offre il proprio territorio, i piccoli borghi e rimanendo persino meravigliati della bellezza che si ha a disposizione. – Ha commentato Giuseppe Barra, Presidente del Parco del Campo dei fiori – La rete dei sentieri è una ricchezza ed era importante rimettere a nuovo la segnaletica che permette all’escursionista di muoversi in modo efficiente L’istituzione del catasto da parte di Regione Lombardia ha recepito proprio questa
necessità di codificare i sentieri e offrire ai cittadini la possibilità di fruire delle bellezze del territorio oltre i confini amministrativi.
Oggi, con questa operazione abbiamo rinnovato tutta la segnaletica verticale, realizzando manufatti più resistenti e con informazioni più precise come tempo e percorrenza. Questo grazie anche a un lavoro a monte che è stato realizzato in modo sistematico come il piano di posa. Il piano di posa è uno studio laborioso e oneroso, che richiede, oltre ad adeguate risorse
economiche, competenza, pazienza e precisione, la preparazione di ogni singolo componente verticale con le informazioni necessarie all’escursionista attraverso la codificazione univoca predisposta dal CAI e adottata da tutta Italia . Questo lavoro ha permesso la realizzazione di oltre 800 frecce, ognuna con la sua codifica, che le GEV stanno posizionando sull’intero territorio del Parco: a loro va un ringraziamento speciale poiché non solo stanno facendo tutto il lavoro di posa, ma hanno accompagnato e sostenuto tutto lo studio tecnico per la stesura del piano di posa redatto da Lorenzo Bassi. E’ stato fatto un lavoro davvero importante con un paternariato che speriamo possa rinnovarsi per nuovi progetti a sostegno della natura e della valorizzazione delle nostre peculiarità territoriali».
La Provincia di Varese ha un ruolo centrale per quanto riguarda il collocamento dei disabili.
«L’azienda Tigros – ha commentato Francesco Maresca, responsabile del Settore Lavoro – ha ottemperato ai propri obblighi di legge rispetto ai disabili affidando una commessa alla cooperativa Naturcoop per svolgere un intervento con significativa valenza sociale. Questa commessa ha realizzato una win win situation: da una parte ha garantito un buon inserimento di due
lavoratori disabili, appartenenti a fasce particolarmente svantaggiate; dall’altra ha contribuito a valorizzare il nostro territorio nell’interesse generale. Esprimiamo soddisfazione e ci auguriamo che questa esperienza possa dare l’esempio anche ad altre aziende, per contribuire a migliorare il nostro territorio e in particolare il nostro Parco regionale del Campo dei Fiori».
Il lavoro tecnico è stato realizzato da Naturcoop.
«La nostra è una cooperativa sociale con oltre trent’anni di esperienza nei percorsi di inserimento di persone con disabilità, seguite con progetti individualizzati sviluppati e monitorati dall’area HR della cooperativa. – ha raccontato Paolo Cova, direttore di Naturcoop – Siamo stati tra i primi, a Varese, a stipulare con le aziende e con Provincia di Varese convenzioni articolo 14 Dlgs 276/03. Riteniamo che ciò che ci qualifichi sia la preparazione e la professionalità con cui curiamo le nostre commesse.
Oggi il non profit è chiamato ad interagire in contesti sempre più complessi e fondamentale diventa la conoscenza e l’apertura a soluzioni di social innovation: esempi sono le tecnologie di grafica digitale con le quali abbiamo realizzato le frecce e il WebGis utilizzato nel piano di posa».
Il progetto della posa e della segnatura di tutti i sentieri richiede una specifica professionalità.
«In questa specifica commessa – ha spiegato Lorenzo Bassi, Consulente Tecnico di Naturcoop – abbiamo realizzato una mappatura del piano di posa che utilizza tecnologie GIS (Geographic Information System).
Condizione necessaria per gestire al meglio un territorio, infatti, è conoscerlo dettagliatamente e strutturare le informazioni raccolte in banche dati ordinate, facilmente accessibili e soprattutto georeferenziate. Tale condizione è attualmente possibile grazie allo sviluppo tecnologico che ha permesso di implementare un sistema capace di costruire cartografie digitali associate a vere e proprie banche dati: il GIS. Il GIS non è solo un sistema per acquisire e visualizzare dati georeferenziati su una mappa ma è anche uno strumento per analizzare, interrogare e condividere. Il GIS è pertanto uno strumento imprescindibile per l’organizzazione delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria volte alla gestione del territorio».
Il progetto è stato finanziato grazie all’intervento di Tigros.
«Siamo un’azienda radicata nel territorio ed attenta ai bisogni e alle esigenze delle Comunità che lo vivono. – Spiega Maria Veronica Orrigoni, A.D. di Tigros – Il progetto sviluppato con NaturCoop è per noi innovativo perché ha una doppia valenza sociale: l’inserimento lavorativo di persone con disabilità ed il miglioramento dell’ambiente che ci circonda. Questa attività si affianca ad altre che promuoviamo costantemente in ambito di Responsabilità Sociale, come ad esempio quelle con i centri di impiego locali per i tirocinanti con disabilità nei punti vendita, il coinvolgimento di ragazzi affetti dalla Sindrome di Down nel negozio di Varese, l’Isola formativa nel punto vendita di Gerenzano per 5 persone con difficoltà che ha l’obiettivo dell’inserimento lavorativo alternando momenti di formazione a quelli di partecipazione alle attività nel supermercato».