Riaprono anche i luoghi legati alla spiritualità della terra varesina. L’eremo di Santa Caterina uno dei luoghi più suggestivi ed affascinanti del Lago Maggiore ha riaperto al pubblico lunedì 17 Maggio.
Un sincero affetto circonda da sempre l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, luogo non solo ricco di meravigliosa bellezza naturale, ma che ha suscitato nel tempo una sincera devozione e una profonda religiosità. Ne sono un segno visibile i pellegrinaggi che ancora oggi vi si svolgono, ma anche le numerosissime persone che lo frequentano, seppur per motivi di svago e turismo.
Sono tantissime le parrocchie che da decenni, se non da secoli, scelgono un giorno particolare per scendere in processione.
Un tempo, il Lunedì dell’Angelo era riservato agli abitanti di Mombello, che venivano a piedi, accompagnati dalle campane del paese di Leggiuno; ma si hanno notizie di parrocchie che giungevano a piedi anche dalla zona di Varese. E certamente l’occasione rituale non impediva a grandi e piccini di deliziarsi con i dolcetti delle svariate bancarelle, che spuntavano nei giorni di festa nell’angusto spazio disponibile.
L’Eremo accoglieva volentieri i gruppi di pellegrini, che insieme alla fede sincera e alla fatica del cammino portavano con sé le offerte, apprezzate e utili per la gestione delle spese. Il biglietto turistico per l’ingresso era in quel periodo riservato ai giorni feriali.
Questo luogo negli anni non ha solo offerto la sua bellezza, ma anche la sua protezione: le celle dei frati hanno ospitato infatti giovani e adulti durante gli incontri spirituali e persino alcuni partigiani, provenienti da Voldomino, vicino Luino.
Tutta la sacralità e la devozione di questo luogo ruotano tuttavia intorno alle reliquie del Beato Alberto, che oggi riposano in fondo alla chiesa, ma che per un periodo erano state trasferite nella chiesa di Leggiuno e da cui sono state traslate per fare ritorno nella chiesa, dove tutta questa splendida storia è cominciata. (da Eremodisantacaterina.it)