Giobia, a Gorla Maggiore, ha il volto di un’opera di Dalì

In piazza Martiri della Libertà a Gorla Maggiore, questa sera giovedì 25 Gennaio, alle ore 21.00 sarà acceso come da tradizione il falò che brucerà Giobia.

Una tradizione che dovrebbe allontanare la cattiva sorte. Questa sera in piazza per festeggiare questa antica tradizione stand gastronomico, ed il coro di Santa Cecilia che accompagnerà l’atteso falò.

Gorla Maggiore quest’anno per rappresentare “Giobia” ha preso spunto dal quadro di Salvatore Dalì “Il volto della guerra” realizzato dall’artista tra il 1940 – 1941.

Il protagonista dell’opera è un volto umano deformato con la pelle scura e gli occhi selvaggi. Dalì creò un immagine straziante della sofferenza umana con la pelle del volto sfigurata dal dolore e dalla disperazione.

Il volto senza vita giace sulla sabbia di un deserto circondato solo da rocce appuntite creando un’atmosfera apocalittica e desolata. Occhi e bocca pieni di teschi al quale al loro interno ne hanno altri ancora, da dietro la testa spuntano dei serpenti che vengono in avanti ed avvolgono il viso. L’artista ha voluto rappresentare con questi simboli il disgusto e l’orrore della guerra

Condividi:

Related posts