I varesini celebrano il Giorno del Ricordo all’Insubria

C’erano tutti questa mattina, sabato 11 Febbraio, nell’aula Magna all’Insubria di Varese per celebrare la Giornata del Ricordo. Oltre a sua eccellenza il signor Prefetto, Salvatore Pasquariello, il Sindaco Davide Galimberti, l’assessore alla cultura Enzo Laforgia, il prevosto di Varese mons. Luigi Panighetti, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gianluca Piasentin, il Colonnello Marco Schinzari, V.Comandante della Brigata di supporto al Nrdc-Ita, numerosi sindaci dell’ hinterland varesino tra i quali Maria Irene Bellifemine…, (che ha accompagnato un gruppo di studenti della scuola media inferiore dell’Istituto Comprensivo oltre a una nutrita rappresentanza di scolari delle elementari di Malnate), associazioni combattentistiche con i loro gagliardetti.

Tanti anche i genitori e insegnanti che hanno accompagnato i propri figli e studenti insieme a tanti cittadini.

Va dato atto all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd), di avere saputo calamitare l’attenzione di tanti varesini. Il Presidente provinciale di Anvgd, dottor Pier-Maria Morresi, ha fatto gli onori di casa.

Eloquente e pieno di pietà cristiana l’intervento di mons. Panighetti, che ha sottolineato come il Giorno del Ricordo ci richiami al ricordo di ciò che siamo. Persone che vivono in un mondo articolato e complesso.

Il dramma che è stato vissuto ha cambiato il volto della storia e deve aiutarci a capire che dobbiamo sforzarci di vivere nella fraternità.

Dopo le parole del Prevosto quelle pronunciate dal Prefetto (che, richiamando gli interventi dei Presidenti Napolitano e Mattarella), ha chiarito come “il Giorno del Ricordo serve a ricordare e conservare la memoria ma deve proiettarci verso un futuro di pace”.

Dal canto suo il Sindaco ha messo in evidenza come un mondo proiettato verso un futuro di pace debba prevedere l’abbattimento delle frontiere.

Testimonial della giornata la famiglia Missoni nel decimo anniversario della morte di Ottavio: l’imprenditore che tanto lustro ha dato all’Italia era originario di Ragusa. Il caporedattore di Varesinluce Donatella Salambat si è intrattenuta con il figlio Luca Missoni e la signora Rosita e il nipote Michelangelo svelando ai presenti curiosità e aneddoti della vita di Ottavio Missoni che lasciato il luogo natio si era trasferito dove ha vissuto tutta la vita a Sumirago facendo diventare questo centro della provincia uno dei caput mundi della moda mondiale.

Al termine è intervenuta anche la giornalista Lucia Bellaspiga figlia di una famiglia di esuli che ha evidenziato come il costo maggiore dei danni causati dal secondo conflitto mondiale siano stati pagati in gran parte pagati dagli italiani del conflitto orientale.

L’incontro si è concluso con l’esibizione del coro delle Mani Bianche dell’Istituto Comprensivo don Rimoldi che hanno mimato l’inno di Mameli, sotto la direzione di Luisa Oprandi e accompagnati dalle loro insegnanti.

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