Busto Arsizio non dimentica le vittime delle foibe e la tragedia dell’esodo di oltre 250.000 italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Come sempre, le iniziative del Giorno del Ricordo, che ricorre giovedì 10 febbraio, si svolgeranno a Borsano, quartiere che accolse gli esuli, in collaborazione con la parrocchia SS. Pietro e Paolo.
Alle ore 9.30 si terrà una breve commemorazione davanti alla statua di san Biagio che si trova nella piazzetta intitolata a don Emerico Ceci, sacerdote, educatore, storico di origini istriane che si prodigò per gli sfollati.
Alle 10.00 negli spazi della casa della Salute (via San Pietro) è in programma un momento di approfondimento curato dalle scuole che fanno parte del tavolo “La storia ci appartiene”, in particolare dei licei Crespi e Candiani Bausch.
L’evento, intitolato “Borsano: il ricordo di un esodo e di una città che accoglie”, consisterà in proiezioni, letture drammatizzate e presentazioni a cura degli studenti del Crespi, guidati dalle professoresse Anna Ferrario e Daniela Rizzo.
Tra i lavori anche un’intervista a Bruna Paoli, residente dal 1967 nel villaggio Giuliani Dalmati a Borsano, testimone diretta della tragedia delle foibe.
Al piano terra dell’edificio sarà esposta la mostra “L’architettura a servizio della città: il passato e il presente del quartiere di Borsano” realizzata dagli studenti del Candiani con la supervisione della professoressa Anna Fumagalli.
Dal 10 al 12 febbraio nella sala Monaco della Biblioteca Roggia saranno esposti libri e documenti tratti dalla bibliografia dedicata alla ricorrenza.