Chi ne sia il proprietario non è stato accertato, chi ce l’abbia lasciata neppure. Si sa soltanto che, all’interno di una proprietà privata sul territorio del comune di Cairate è stata rinvenuta un’Alfa Romeo.
Che, un tempo, avrà sicuramente fatto il suo dovere di portare chissà chi per chissà quali strade. Ma adesso, per la legge e nelle condizioni in cui è stata trovata, non è nulla più che un rifiuto da rimuovere al più presto.
Tanto è che l’amministrazione comunale retta dal sindaco Paolo Mazzucchelli ha disposto con un’ordinanza che i proprietari dell’area in cui è stata trovata provvedano al suo smaltimento. Tutto discende naturalmente dalla normativa vigenge che, spiega il sindaco all’interno dell’ordinanza, “nel vietare l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo, nonchè nelle acque superficiali e sotterranee, dispone che il sindaco , previo accertamenti effettuati in contraddittorio con i soggetti interessati, orina la rimozione e l’avvio al recupero o smaltimento dei rifiuti e il ripristino della stato dei luoghi a chi ha violato il divieto in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o peronali di godimento sull’area”.
Ma il punto è proprio questo, chi ha violato il divieto? Il sopralluogo della Polizia Locale ha permesso unicamente di accertare l’esistenza di quella vettura. Il resto è avvolto nel mistero.
Con una sola certezza: che, tra pochissimo, ne resteranno soltanto rottami. Rottami di una vita vissuta per diverse strade e finita in una proprietà in cui è diventata un oggetto inutile.