Il Monastero San Michele nel parco Bosisio di Lonate Pozzolo ha ospitato, domenica pomeriggio 24 Marzo,
la celebrazione del centenario di costituzione dell’ANB (Associazione nazionale bersaglieri).
Due i prestigiosi relatori che hanno ripercorso la gloriosa storia dei Bersaglieri dalla loro fondazione, 18 Giugno 1836, ai nostri giorni: il generale Dario Cerniglia e il generale di divisione Antonio Pennino.
Il primo ha ripercorso le epiche vicende dei fanti piumati, voluti da Alfonso La Marmora (1804-1878) per rafforzare l’esercito piemontese con un corpo speciale di militari addestrati a muoversi velocemente in diverse situazioni e molteplici teatri operativi.
In pratica, ha osservato il generale Cerniglia, «i Bersaglieri hanno cominciato ad essere operativi venticinque anni prima che l’Italia si unificasse e non hanno poi mancato di essere presenti nei momenti topici della nostra Nazione». I loro reggimenti si sono distinti nella prima guerra d’Indipendenza (1848-49), in Crimea (1855), nella seconda guerra d’Indipendenza (1859), nella lotta al brigantaggio (1860-66), nella terza guerra d’Indipendenza (1866), a Porta Pia (1870), in Eritrea (Adua 1896), in Cina (1899), in Libia (1911), nella Prima Guerra Mondiale (1915-18), nella presa di Fiume (1919), nella Seconda Guerra Mondiale (Albania, Grecia, Russia, Libia, Egitto 1940-43), nella guerra di Liberazione con il XVIII battaglione Poggio Scanno e nel contempo nella Repubblica Sociale (1943-45).
Con il ricostituito esercito della Repubblica, i Bersaglieri, accanto ad altri corpi, sono stati chiamati a svolgere missioni di pace in tutti i continenti.
Attualmente, ha poi spiegato il generale Pennino, «vi sono 35 missioni in corso; quasi la metà si sta svolgendo in Europa (13 in quella extracomunitaria – Balcani – e 2 in quella UE –Malta e Cipro), mentre le altre sono presenti in Medio Oriente (8), in Africa (4 nel Nord Africa e 3 nell’Africa subsahariana), in Asia (4) e in America latina (1)».
Soffermandosi sul carattere del fante piumato il Generale di Divisione ha precisato che, fin dalle origini, lo spirito bersaglieresco è efficacemente sintetizzato nel motto “imitati sempre, eguagliati mai”, che fa “pendant” con “…la corsa continua” o l’altra espressione “un passo avanti, sempre”.
Fuori dalla retorica è innegabile che, nella loro storia, i Bersaglieri hanno sempre dato prova d’ardimento e anche in pace, come i loro cugini Alpini, hanno sempre mostrato di compiere atti di generosità e solidarietà. Mai è venuto meno il loro contributo ad alleviare le sofferenze delle persone colpite da calamità naturali come alluvioni, terremoti, inondazioni o eventi drammatici d’altra natura.
Da sempre i Vertici dell’Esercito, riconoscendo la peculiarità operativa dei Bersaglieri, li hanno dotati di strumenti all’avanguardia, come, per citare un esempio dei nostri giorni, il “Lince”, un mezzo di trasporto truppe che ha riscosso l’ammirazione e il plauso di eserciti di mezzo mondo. La Russia ne avrebbe acquistati 1.500 se le fosse stato concesso.
All’incontro hanno preso parte i medaglieri di Varese e di Milano, autorità civili, religiose e delegazioni di altre Armi. Numerosi anche i primi cittadini di Comuni limitrofi presenti accanto ad Elena Carraro, sindaco di Lonate Pozzolo, agli eurodeputati Isabella Tovaglieri (Lega) e Carlo Fidanza (FdI).
Maurizio Fiori, in qualità di presidente provinciale dell’ANB, ha fatto gli onori di casa introducendo i due Generali.
Didascalia: un momento dell’incontro a Lonate Pozzolo durante la celebrazione del primo centenario di costituzione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri