Provincia di Varese ha deciso di imprimere un’ulteriore identità al proprio territorio, nel rispetto del mandato per il quale è stata chiamata a governare, attraverso un percorso di reciproca collaborazione e finanziamento che coinvolge tutti i Comuni afferenti. Si ricorda, per entrare nel merito di questo “strumento” denominato “Comuni attivi”, che in occasione della seduta del Consiglio dello scorso 2 maggio è stato approvato – in seguito all’adozione in Consiglio Provinciale del 28 aprile e al voto favorevole dell’Assemblea dei Sindaci – il Rendiconto di Gestione 2022. Tramite questo è stato accertato un avanzo di amministrazione positivo costituito da risorse che è intenzione di questa Amministrazione destinare, appunto, alla realizzazione di opere strategiche e aventi valenza provinciale.
Tale proposito è stato analizzato, condiviso con tutti i Sindaci: in data 22 maggio è stato fatto con i primi cittadini dei Comuni con una popolazione superiore a 15.000 abitanti; in data 31 maggio con le Comunità Montane ed i relativi Comuni; in data 7 giugno è toccato ai restanti Comuni. Si è trattato di un confronto, non di un monologo da parte di Provincia di Varese, dove è stata richiesta una fattiva collaborazione degli stessi Sindaci per integrare con loro proposte le modalità con cui utilizzare la dotazione finanziaria complessiva pari a 12 milioni di euro. L’obiettivo strategico diviene, quindi, l’individuazione di progetti rilevanti per la valorizzazione del territorio provinciale per i quali è importante agire d’intesa, cooperando. Vi è la necessità che questi denari, questo avanzo, possano trasformarsi in servizi per i cittadini all’interno di un preciso cronoprogramma.
La “governance” di “Comuni attivi”, gli ambiti di intervento
I Comuni potranno accedere alla richiesta di finanziamento attraverso una scheda apposita: di questo, dei tempi di presentazione delle domande e della scadenza entro la quale i progetti devono chiudersi, è stata data ampia informazione ai Sindaci ed ai loro rappresentanti invitati ai colloqui in Provincia. Gli ambiti di riferimento sono diversi e vanno dalla viabilità al dissesto idrogeologico.
viabilità: interventi per il miglioramento della viabilità di livello sovralocale: rotatorie, messa in sicurezza pedoni e ciclisti lungo strade altamente trafficate, attraversamenti, ecc.
mobilità leggera: completamento di tratti delle dorsali ciclopedonali provinciali come specificato in allegato; piste / percorsi ciclopedonali d’interesse strategico e sovralocale (es. collegamenti tra dorsali, dalle dorsali alle stazioni ferroviarie, scuole, università e altri poli attrattori di mobilità, ecc.), interventi di riqualificazione degli spazi antistanti le scuole per incentivare la mobilità leggera; realizzazione di servizi di supporto alle piste ciclopedonali (es. stazioni di ricarica e manutenzione, aree di sosta e di ristoro, ecc.);
dissesto idrogeologico: ad esempio interventi per ridurre il rischio di frane;
energie rinnovabili: installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici pubblici;
sicurezza: progetti per aumentare la sicurezza nei boschi;
connessione ecologica: sottopassi, interventi di deframmentazione, ecc;
riduzione e gestione dei rifiuti: centri del riuso, adeguamento centri di raccolta, bonifiche ambientali, ecc;
educazione allo sviluppo: progetti pilota da realizzare con le Green School presenti sul territorio comunale;
I criteri di valutazione adottati
Uno dei principali criteri adottati per la valutazione dei progetti è il valore strategico delle opere che si andranno a proporre. Sarà valutato anche il valore progettuale, cosicché i punti saranno assegnati in base al livello di progettazione presentato in fase di candidatura. La presenza di cofinanziamenti rappresenta un elemento interessante e fa parte dei criteri anche l’eventuale presenza di altri finanziamenti assegnati nel 2022 da Provincia di Varese all’Ente richiedente o di lavori direttamente eseguiti da Provincia per il medesimo Ente. Vi sarà un ulteriore punteggio ai Comuni la cui percentuale di popolazione frontaliera residente non raggiunge il 4%, ovvero la soglia indicata per poter fruire dell’attribuzione diretta dei ristorni.