«Abbiamo scelto di tutelare la sicurezza e il lavoro dei medici, dei ricercatori, degli scienziati che stanno combattendo per tutti noi una battaglia fino a otto mesi fa inimmaginabile. Da oggi saremo presenti a distanza con la speranza di tornare così al più presto a vivere in presenza l’ateneo»: con queste parole il rettore Angelo Tagliabue annuncia la decisione di sospendere le lezioni in presenza e proseguire solo a distanza. Una decisione in vigore dal 28 ottobre fino a nuova comunicazione, in accordo con il Dpcm del 18 ottobre, con le 0rdinanze di Regione Lombardia 620 e 623 e la nota del Ministro dell’Università e della ricerca del 21 ottobre.
L’Insubria arriva preparata anche a questo nuovo difficile momento, grazie a un lavoro di programmazione coordinato dal direttore generale Marco Cavallotti, con il supporto dei Servizi informatici e del delegato alla didattica Mauro Ferrari. Già dai primi di settembre è infatti garantita la diretta streaming per tutte le lezioni, anche per quelle dei corsi magistrali che erano ripartite in aula.
Cosa cambia esattamente da oggi? Lezioni, sedute di laurea, esami scritti e orali, ma anche corsi di dottorato, di formazione e di aggiornamento e master sono tutti esclusivamente a distanza. Proseguono in presenza e in sicurezza le sole attività pratiche, come esercitazioni e laboratori, che non siano procrastinabili ed erogabili da remoto.
Le nuove modalità valgono anche per l’area sanitaria, che vedono sospesi per ora anche i tirocini e ogni tipo di attività professionalizzante nelle aziende ospedaliere e in convenzione.
Tutti gli aggiornamenti e i protocolli sono consultabili sul sito dell’ateneo, alla pagina www.uninsubria.it/coronavirus
In fotografia rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue, tra il presidente della Scuola di medicina Giulio Carcano (a sinistra) e il direttore generale Marco Cavallotti