Venerdì 10 febbraio, a Milano, giornata particolarmente intensa. Tutto inizia alle 9.30 in Piazza della Repubblica, dinnanzi al Monumento alle Foibe e all’Esodo. Semplice, toccante cerimonia alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, del Ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, del Prefetto di Milano dott. Renato Saccone, dell’Assessore alla Sicurezza alla Regione Lombardia Romano La Russa e del Presidente del Comitato ANVGD di Milano Claudio Giraldi.
Silenziosi, gli esuli e i loro discendenti hanno assistito alla deposizione della corona del Comune di Milano e , commossi, hanno ascoltato il Silenzio fuori ordinanza. Alla fine della cerimonia alcune nostre associazioni hanno deposto corone.
Alle 11 appuntamento a Palazzo Marino, nella prestigiosa Sala Alessi, dove si è svolto un incontro con le associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati.
Sono intervenuti: il Presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, che ha ricordato il prolungato silenzio che ha coperto le tragiche vicende del Confine Orientale; l’Assessore regionale alla Sicurezza, Romano La Russa, il quale ha fatto un lungo excursus storico; il Presidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Claudio Giraldi, che ha ricordato alcuni episodi familiari ed auspicato la fratellanza fra tutti gli uomini.
Ha pure espresso grande soddisfazione per la caduta, nella notte tra il 31 dicembre 2022 e l’ 1 gennaio 2023 dell’ultimo confine che divideva l’Istria; la rappresentante della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati, Anna Maria Crasti, che ha posto in evidenza i successi conseguenti all’istituzione del Giorno del Ricorso, purtroppo tardivo riconoscimento che i nostri genitori non hanno potuto vivere. Ha anche chiesto che l’Amministrazione e tutte le Istituzioni si impegnino a divulgare e far conoscere la strage di Vergarolla del 18 agosto 1946, sconosciuta ai più, volutamente tenuta nascosta nonostante sia la strage italiana, fatta in territorio italiano, nella Repubblica italiana che ha avuto il maggior numero di vittime.
La ricerca dei mandanti e la conoscenza dei nomi di chi l’ha provocata sarebbe il minimo risarcimento alle 64 vittime riconosciute e a tutti gli infelici i cui corpi sono stati polverizzati e, quindi, non riconoscibili ufficialmente.
Dopo l’incontro in Sala Alessi, si è inaugurata, nella splendida Sala degli Arazzi, la mostra allestita dall’architetto Massimiliano Tita per conto di Federesuli “Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente”. Anna Maria Crasti ha fatto una breve presentazione della mostra che ha suscitato molto interesse tra gli ospiti, esuli e non.