L’edificio ha, per Olgiate Olona, valore sia storico sia affettivo. Situata all’interno del parco di villa Gonzaga, la chiesa dei SS Innocenti voluta dal cardinale Ildefonso Schuster che volle dotare lo spazio destinato alla cura dei bambini di un luogo di culto e la consacrò il 21 Dicembre 1936 necessita ora della manutenzione del tetto.
L’operazione, che ha avuto il placet dell’amministrazione comunale del sindaco Giovanni Montano, è illustrata in una corposa relazione che mette a fuoco la storicità dell’edificio così come l’insieme degli interventi programmati per la conservazione del tetto.
“L’edificio – si legge nella parte d’esordio -ha una base rettangolare ed è diviso in tre navate, una centrale e due laterali lunghe 14 metri, separate da pilastri che terminano con l’altare, l’abside e due piccole sacrestie a esso direttamente collegate”. Soffermandosi sul tetto, la relazione ne evidenzia la struttura lignea specificando che ” il sovrastante manto in coppi antichi è in pessimo stato di conservazione”.
Tutto questo ha causato infiltrazioni meteoriche che hanno interessato tanto le navate quanto l’affresco riportato sulla volta.
Quali, quindi, gli interventi previsti per rimuovere queste situazioni critiche e ridonare al tetto dello storico edificio il prisco splendore? I lavori interesseranno unicamente il manto di copertura e, spiega la relazione, “consistono nell’installazione del ponteggio di facciata per la zona interessata con le necessarie protezioni e segnalazioni a salvaguardia dell’incolumità pubblica”.
Sarà inoltre rimosso totalmente il manto di copertura in coppi e, sulla parte di tetto insistente sulla navata, si procederà a “rimuovere e smaltire le onduline di eternit rinvenute nel rispetto delle norme vigenti”. Sul sottotetto saranno nondimeno effettuati lavori di “pulizia e disinfestazione”.
Tutta la superficie di intervento vedrà la posa di un “assito in legno leggermente levigato e trattato antimuffa e antitarlo per tutta la superficie di intervento e una nuova listellatura in metallo a sostegno dei coppi”.
Questi ultimi saranno posati di nuovo e adeguatamente agganciati. Il programma delle opere prevede poi altri due aspetti ovvero la rimozione e il ripristino del manto di impermeabilizzazione dei terrazzi e quelli “dei canali di gronda , delle scossaline e la fornitura di linea vita completa”.
Migliorie funzionali sia al rispetto del decoro dell’edificio usato oggi soltanto per alcune messe e per manifestazioni particolari, sia a quello della storicità e del grande abbraccio in cui la comunità olgiatese lo ha sempre avvolto.