Tecnologia , società e fede devono dialogare. Ma in che termini lo possono fare? E con quali prospettive? Se ne parlerà sabato 13 e domenica 14 gennaio al Centro Ambrosiano di Seveso (MB ) con una due giorni teologica organizzata dall’Azione Cattolica Ambrosiana.
“Sarà – spiegano i promotori – un’occasione di approfondimento per rendere accessibile la teologia anche ai non addetti ai lavori, in particolare le riflessioni che riguardano questioni di grande attualità come l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla vita sociale, e persino spirituale, di ciascuno di noi”.
Spunti di riflessione giungeranno da don Luca Peyron, parroco a Torino e responsabile della Pastorale digitale e universitaria della diocesi del capoluogo piemontese ed esponente del centro Nexa su “Internet e società” del Politecnico della città della Mole.
“L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie – è la valutazione del coordinatore del gruppo teologico di Ac Matteo De Matteis – fanno sempre più parte della nostra esistenza quotidiana, sono uno spazio di incontro tra generazioni diverse , un ambito nel quale gli esseri umani danno il meglio di loro stessi mettendo a frutto l’intelligenza, la creatività e tutti gli altri doni che Dio ci ha fatto, ma purtroppo attraverso queste tecnologie possiamo anche esprimere il peggio di noi, allora non ci nascondiamo i problemi e le paure ma proviamo a dare a esse un nome, riconoscerle, abitarle mantenendo uno sguardo vigile”.
