Nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022, la Guardia di finanza di Varese ha eseguito oltre 19 mila interventi ispettivi e 1.195 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sono stati individuati 55 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 119 lavoratori in “nero” o irregolari. Scoperti, inoltre, 8 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine. I soggetti denunciati per reati fiscali sono 575, di cui 14 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 650 mila euro. I 19 interventi in materia di accise e a tutela del mercato dei carburanti hanno permesso di sequestrare oltre 2.360 kg di prodotti energetici.
384 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.
Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato al sequestro di oltre 7000 kg di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 73 soggetti, di cui 2 tratti in arresto.
I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 17 soggetti, di cui 1 denunciato all’Autorità giudiziaria.
L’impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale non ha riguardato solo i bonus fiscali ma anche i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 130 controlli, che hanno portato alla denuncia di 3 persone per l’indebita richiesta o percezione di oltre 300 mila euro.
Complessivamente, gli interventi in materia di spesa pubblica sono stati 573, cui si aggiungono 65 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea (EPPO): 394 soggetti sono stati denunciati e 21 segnalati alla Corte dei conti per danni erariali pari a oltre 7,5 milioni di euro, 500 mila euro dei quali in danno alle risorse destinate al sistema sanitario.
Le frodi scoperte in materia di spesa previdenziale e assistenziale sono oltre 1,5 milioni di euro.
I controlli sul reddito di cittadinanza, svolti in collaborazione con l’INPS, hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per circa 2,3 milioni di euro – di cui 2,1 milioni di euro indebitamente percepiti e 125 mila euro fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate 320 persone.
Un impegno importante è stato dedicato al controllo degli appalti, anche in ragione del ruolo che rivestiranno tali procedure nell’ambito del PNRR, in vista del quale la Guardia di Finanza sta affinando strumenti di analisi e moduli operativi, in collaborazione con tutte le Amministrazioni responsabili della gestione e dell’attuazione dei progetti e degli investimenti.
Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 50, di cui 1 tratto in arresto.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 25 interventi, che hanno portato alla denuncia di 57 persone, di cui 13 tratte in arresto, e alla proposta di sequestro di beni per un valore di oltre 38 milioni di euro.
Sono state analizzate 664 segnalazioni di operazioni sospette.
Ai confini terrestri e marittimi sono stati eseguiti 3.673 controlli sulla circolazione della valuta, per movimentazioni transfrontaliere relative ad oltre 37 milioni di euro, accertando 1.762 violazioni.
In materia di reati fallimentari sono stati svolti 33 interventi che hanno portato alla denuncia di 57 soggetti di cui 9 in stato di arresto, le proposte di sequestro di ammontano a oltre 37 milioni di euro mentre il valore delle distrazioni accertate è di oltre 33 milioni di euro.
In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 74 soggetti, con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per 2,7 milioni di euro.
Inoltre, il sistematico ricorso anche alle alternative misure di prevenzione dell’amministrazione e del controllo giudiziario di aziende infiltrate o condizionate dalla criminalità organizzata ha consentito di sottrarre all’influenza mafiosa beni per un valore di circa 750 mila euro.
Ulteriori 386 accertamenti sono stati svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali in funzione del rilascio della documentazione antimafia.
Il contrasto al narcotraffico ha portato all’arresto di 70 soggetti e al sequestro di oltre 3.200 kg di sostanze stupefacenti e di 3 mezzi.
Sul versante della contraffazione sono stati eseguiti 328 interventi e 80 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 476 mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri nonché ingenti quantitativi di prodotti alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. Denunciati 116 soggetti.
L’attività del Corpo a tutela dei consumatori è stata orientata anche al contrasto dell’illecita commercializzazione dei dispositivi di prevenzione del contagio, con il sequestro di 824 mascherine e dispositivi di protezione individuale per un valore di oltre 4 mila euro e la denuncia di 12 soggetti per frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, contraffazione, ricettazione e truffa.
L’impegno contro la pirateria digitale e l’illecita diffusione di contenuti editoriali online ha portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di n. 1 soggetto in relazione alla violazione della Legge sul diritto d’autore, violazione della proprietà intellettuale, contraffazione, alterazione o uso di segni e distintivi di opere dell’ingegno e frode informatica, nonché alla segnalazione, per il reato di ricettazione, di n. 1.820 soggetti in qualità di utilizzatori, nei cui confronti è stata elevata anche la prevista violazione amministrativa.
Questo Comando Provinciale, per il tramite dei propri Reparti dipendenti, ha assicurato anche i compiti di concorso alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, contribuendo a garantire la sicurezza nella Provincia di Varese, mediante l’esecuzione di attività operative e di controllo del territorio orientate alla tutela degli interessi pubblici primari e al mantenimento delle condizioni fondamentali per l’ordinato sviluppo delle relazioni fra gli appartenenti alla comunità sociale.