L’agricoltura made in Varese si accende grazie al sole. Sono già diverse le imprese agricole che hanno optato per l’energia fotovoltaica negli ultimi anni e, c’è da scommetterlo, ancor più lo faranno nell’immediato futuro, complici le bollette energetiche salite alle stelle ma anche i nuovi incentivi che rendono questo intervento davvero conveniente. Dal prossimo 27 settembre e fino al 27 ottobre è possibile presentare le domande per i contributi destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici. E’ stato pubblicato sul sito del ministero delle Politiche agricole l’avviso con le istruzioni. Nell’ambito della misura del Pnrr “Parco agrisolare” sono stati destinati 1,5 miliardi per impianti da realizzare sui tetti degli edifici rurali dei settori dell’agricoltura, della zootecnia e dell’agroindustria.
Obiettivo finale della misura, fortemente sostenuta a livello nazionale da Coldiretti, è di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare.
Una quota di finanziamenti pari a 1.200 milioni di euro è destinata alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria, 150 milioni sono assegnati a interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli, e altri 150 milioni andranno al settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e alle altre imprese. Il 4 agosto scorso è stato sottoscritto un accordo tra il Gse e il Mipaaf. Le domande di incentivi infatti dovranno essere presentate attraverso il portale del Gestore dei servizi energetici S.p.A.
“L’interesse c’è” commenta Coldiretti Varese. “E da parte nostra incoraggiamo chi vuole scommettere su un fotovoltaico pulito e non impattante, che salvaguarda i terreni agricoli concentrando la posa dei pannelli esclusivamente sulla sommità delle superfici già edificate: nel caso delle nostre province, si tratta nella maggior parte dei casi dei tetti di stalle e capannoni”.
Un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche – ricorda Coldiretti – per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti, proprio mentre si discute sul tetto al prezzo delle gas proveniente dalla Russia.
“Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro anche con lo sviluppo di alternative energetiche che offre il settore agricolo, dal fotovoltaico su tetti stalle e cascine senza consumo di suolo al biometano” chiosa il presidente della Coldiretti prealpina Fernando Fiori.