Varese, balconi fioriti vince Carmine Mongillo l’edizione 2024

Una giornata di sole, agricoltura e fiori. L’edizione 2024 di AgriVarese ha dato il benvenuto ufficiale alla primavera oggi (domenica 7) nella cornice verde dei Giardini Estensi, tinta però del cuore giallo dei tanti produttori Coldiretti che hanno voluto essere presenti sia con i loro prodotti, sia con i laboratori delle fattorie didattiche: per tutta la giornata, tante occasioni di incontro in una giornata che si è trasformata in una festa per l’agricoltura e la città.

Tra i momenti centrali, la premiazione del concorso Balconi Fioriti, alle 11.30 presso lo stand istituzionale di Coldiretti all’ingresso dell’expo: non facile la scelta per la commissione di giuria, che ha dovuto vagliare le decine di candidature finaliste con un’ampia rappresentanza dell’intero territorio provinciale. Alla fine il primo premio è andato a Carmine Mongillo, secondo classificato Alessandra Maderna, terzo Luisella Brioschi. Il direttore di Coldiretti Varese Rodolfo Mazzucotelli e Francesco Riva, rappresentante del settore agricolo nella giunta della Camera di Commercio, hanno sottolineato il valore dell’iniziativa, che si riproporrà anche nel 2024 (oggi il lancio ufficiale: iscrizioni fino al 30 giugno prossimo) e che si propone di rimarcare la strategicità del comparto florovivaistico varesino anche in connessione al turismo. Tutti hanno sottolineato il valore dell’accoglienza collegata al mondo dei fiori e delle piante, un autentico valore aggiunto capace di attrarre un turismo positivo, etico e sensibile alla bellezza e al ruolo del verde.

A tracciare invece la centralità del rapporto tra agricoltura e consumatori è stato Pietro Luca Colombo, presidente di Coldiretti Varese, che all’inaugurazione della fiera è intervenuto rimarcando «una forte presa di coscienza dell’opinione pubblica verso i valori di un’agricoltura positiva e collegata a un ruolo sociale, così come è da sempre nelle corde di Coldiretti». Il pubblico – riflette Colombo – «vede in noi di Coldiretti quella realtà che per prima ha riconosciuto il valore vincente di unire produttori e consumatori. Negli anni abbiamo portato avanti con successo e risultati tante battaglie, per l’etichettatura obbligatoria di origine che oggi è stata estesa ad una gamma amplissima di prodotti alimentari. E la battaglia dell’oggi contro il falso made in Italy diventa dunque una chiave di volta: domani, lunedì, e martedì, saremo impegnati al Brennero – e ci saremo anche noi di Varese – per lanciare un’azione forte di tutela del Made in Italy a tavola per proteggere gli agricoltori, ma anche i consumatori nel nome del “patto” che ha consentito negli ultimi venti anni di raggiungere grandi risultati nella difesa della qualità e identità dei prodotti italiani contro ogni forma di inganno».

L’appello è chiaro: è necessario bloccare l’importazione di prodotti da paesi terzi che non rispettino gli standard italiani ed europei in materia di sicurezza alimentare, ambientale e diritti dei lavoratori. Coldiretti sostiene fermamente l’uguaglianza nelle regole commerciali, altrimenti si alimenta una concorrenza sleale che danneggia non solo le aziende agricole italiane, ma mina anche la salute dei consumatori.

«Noi siamo pronti a scendere in campo con responsabilità – conclude Colombo – ma anche con le giuste proposte da affiancare al grido d’allarme dei nostri agricoltori, perché appunto nelle proposte stanno i concetti di maturità e responsabilità».

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