Venerdì 19 luglio scorso, nella sala consiliare della Provincia di Varese, è stato siglato tra la Prefettura di Varese, enti, uffici, associazioni e organizzazioni sindacali il protocollo per inserimento socio-lavorativo, nell’ambito delle iniziative per le politiche di integrazione per favorire l’inserimento socio-lavorativo dei titolari di protezione internazionale.
L’analisi di mercato condotta dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Varese, in collaborazione con la Provincia di Varese, ha rivelato un significativo squilibrio tra domanda e offerta in diverse professioni. È emersa la necessità di rispondere ai bisogni di professionalità delle imprese coinvolte, promuovendo un’occupazione di qualità che garantisca diritti e tutele adeguate.
Contestualmente, l’opportunità di offrire formazione e/o lavoro ai titolari di protezione internazionale ha reso necessario mettere a disposizione dei residenti nei centri di accoglienza un progetto di vita che dia loro speranza e dignità.
Partendo da queste due osservazioni – la carenza di manodopera segnalata dal mondo del lavoro e la necessità di fornire opportunità di formazione e occupazione ai titolari di protezione internazionale – le istituzioni, gli enti e le parti sociali della provincia hanno espresso la volontà e l’interesse di elaborare e sottoscrivere il Protocollo allegato, volto all’integrazione dei titolari di protezione internazionale.
Tra i principali firmatari del documento, oltre allo scrivente, figurano il Presidente della Provincia, il Questore, il Presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale, il Rettore dell’Università dell’Insubria, i Direttori dei CPIA di Varese e Busto Arsizio, il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, il Sindaco di Varese in qualità di membro del Direttivo ANCI, i Direttori Generali dell’ATS, dell’ASST Sette Laghi e dell’ASST Valle Olona, i Segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL, il Presidente di Confindustria Varese, il Presidente di Federmanager Varese, il Presidente di ANCE Varese, il Direttore della Caritas Ambrosiana e i Rappresentanti di tutti gli enti gestori delle strutture di Accoglienza (CAS) convenzionati con questa Prefettura.
Sono previste semplificazioni per la carta d’identità, il codice fiscale e la tessera sanitaria. Inoltre, saranno promossi programmi di alfabetizzazione, percorsi di informazione e formazione professionale, e forme di collaborazione per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, favorendo l’integrazione sociale dei beneficiari. Saranno anche ricercate opportunità di finanziamenti pubblici e privati e risorse necessarie per l’attuazione delle attività previste dal protocollo.
Per rendere la collaborazione concreta ed efficace, il Protocollo stabilisce che le Parti firmatarie costituiranno uno o più gruppi di lavoro, ciascuno con un coordinatore o referente, nell’ambito di varie attività. L’obiettivo è promuovere l’attuazione di progetti e iniziative in linea con le finalità del Protocollo, individuare soluzioni condivise per risolvere eventuali criticità, raccogliere esigenze di intervento provenienti dal territorio e monitorare e valutare lo sviluppo e i risultati delle relative azioni.
In conformità con il Protocollo firmato il 16 maggio 2022 tra il Ministero dell’Interno, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’ANCE e le Organizzazioni sindacali FENEAL UIL, FILCA-CISL, FILLEA-CGIL, il documento in questione si estende, esclusivamente al settore dell’edilizia, anche ai richiedenti protezione internazionale.