Si è svolta venerdì 26 Giugno presso la Fondazione Marcello Morandini di via Del Cairo 41, la presentazione di un nuovo progetto per la città di Varese. All’incontro oltre all’artista presenti anche le massime autorità varesine, il sindaco Davide Galimberti, il vice sindaco Daniele Zanzi, l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Civati, e di architetti professionisti chiamati a collaborare sull’importante e storica iniziativa, il progettista architettonico Corrado Tagliabue e l’apposito Gruppo di lavoro comprendente anche Claudio Radice e i responsabili presso il Comune di Varese Gianluca Gardelli (Area Lavori Pubblici) e Giulia Bertani (Attività Strade).
Alla definizione del progetto hanno collaborato Claudio Marelli (per la visualizzazione grafica), Sonia Bastai (per il Piano Sicurezza) e Rosa Strambini (per Illuminotecnico).
Un importante intervento dunque che, come da definizione progettuale, intende “riqualificare” la città di Varese dal punto di vista urbanistico, ambientale, artistico e per una gradevole ed efficiente accoglienza, ponendosi come esempio di future riqualificazioni sul territorio, abbinando e armonizzando le due componenti della bellezza e della funzionalità.
Il progetto preliminare, al quale si è giunti dopo sopralluoghi e progettazioni di massima, si realizzerà grazie ad un sistema di relazioni ed alleanze tra Amministrazione Comunale e Fondazione Marcello Morandini, recentemente costituita, sede del prestigioso museo d’arte costruttivista e paradiso del design, presente in quella via Del Cairo (artista del sec 17°) oggetto dell’intervento di radicale riqualificazione ambientale, una via, un asse (230 metri) che confluisce nel cuore stesso della città.
L’obiettivo dell’intero progetto è “sostenere ed incentivare la capacità di relazione, di intersezione, di inclusione tra i diversi ambienti sociali della comunità e stimolare il fruitore sul significato, sul ruolo e sulla presenza dell’arte concettuale nel quotidiano”.
“Vogliamo regalare alla città un segno tangibile dell’arte di Morandini” – ha sottolineato Galimberti presentando l’iniziativa: un progetto, un’impostazione architettonica ispirata da una splendida scultura presente presso la Fondazione stessa, istituzione che intende porsi come punto di riferimento, a livello nazionale ed internazionale, dell’arte “geometrica”, la cui anima – secondo le parole stesse dell’artista – “integrerà e si espanderà sia all’ interno che all’ esterno della Fondazione”.
“Oggi presentiamo un progetto, una sua opera” – ha continuato poi l’architetto Tagliabue, il progettista che segue la parte tecnica di realizzazione, illustrandone le caratteristiche. “La nuova via Del Cairo diventa “arte applicata”, risultato della sfida raccolta dal maestro Morandini, nostro concittadino, e dal suo amore verso la propria città”.
“Questi progetti non sono usuali, ma questo lavoro sarà di stimolo per l’intera città. Varese, città giardino sperimenta questo nuovo indirizzo di globale riqualificazione e si allinea con i grandi progetti visibili in altre grandi città del mondo” – ha sottolineato il vicesindaco Zanzi.
La Fondazione, punto apice del percorso della nuova via Del Cairo, “ha vocazione di servizio pubblico” ed è inserita – come affermato dall’Amministrazione Comunale – come “spazio pubblico nella città”: si pone come punto di riferimento per eventi culturali, manifestazioni, didattica scolastica, mostre di alto livello nazionali ed internazionali.
Dunque, nasce la collaborazione con le scuole, con l’Università Insubria, la quale farà anche parte del Consiglio di Amministrazione della stessa Fondazione, come pure la Fondazione Cariplo ed altri Enti in futuro, i quali garantiranno così una continuità anche economica alla Fondazione Morandini.
Tra le domande poste durante la presentazione del progetto una ha riguardato i costi dell’intervento di riqualificazione dell’intera via Del Cairo: i costi per l’intera opera da realizzare, le attività e prestazioni di terzi sono previsti per una cifra globale di circa ottocento mila euro. Si sta lavorando al progetto definitivo esecutivo con bando per i lavori, con l’obiettivo di iniziare i lavori a fine Ottobre di quest’anno.
Per quanto riguarda alcuni particolari tecnici di realizzazione si è sottolineato che via Del Cairo, abilitata dall’ arte, sarà completa da opere e da componenti nati dal progetto grafico della strada: in particolare, la pavimentazione si basa sul movimento di linee e campiture che si incontrano e che determinano un ritmo, rendendo otticamente tridimensionale il percorso. Utilizzando granito bianco e granito grigio si otterrà un risultato con una geometria prospettica nuova ed accogliente. Non è prevista la realizzazione di marciapiedi, bensì un unico piano che si dilata e si contrae a seconda del calibro stradale.
Saranno rispettati tutti gli ingressi pedonali e gli accessi carrai per case private e attività commerciali. Si invoglieranno le attività di ristorazione presenti a prendere possesso degli spazi esterni, sempre in relazione al progetto.
Sfere di vegetazione, cubi, parallelepipedi si alterneranno nei tagli e nelle stagioni dialogando con la geometria della pavimentazione. “Vedere questo progetto non solo con gli occhi ma anche col cuore” ha concluso Morandini.