Li inviò

I Dodici inviati a due a due. Come li avrà scelti? Avrà separato Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, fratelli e amici di una vita? Forse li lasciò insieme, per riscoprire una fraternità non più fatta di reti e barche ma di provvidenza e vangelo. L’esattore Matteo con l’osservante Natanaele? E Giuda in coppia con chi fece i suoi primi miracoli nel nome di Gesù? Scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Perché questo fa l’inviato nel nome di Gesù: fa stare bene le persone. Allontana ogni malefico…

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Sempre

Ispira un senso di tranquillità e affidamento questa pagina. Non abbiate paura, è il ritornello che scandisce le parole di Gesù. Non abbiate paura di non riuscire ad essere più grandi di me, perché a volte credete di dovermi convincere della bontà della vostra missione e della vostra chiamata. Ricordate: sono stato proprio io a inviarvi, come potrei non tenerci? Non abbiate paura degli altri, delle loro cattiverie e maldicenze: è giocoforza che accada. Non abbiate paura di non valere nulla, di passare inosservati e cadere nell’oblio. Non abbiate paura: voi valete! Dunque, ancora una volta, lasciate tutto nelle mie mani e cercate…

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Canali

Non preoccupatevi di come o di che cosa direte. Preoccupatevi piuttosto di ascoltare in quel momento ciò che dovrete dire. Quando si tratta di rispondere a chi ci chiede conto della nostra fede, c’è anzitutto da ascoltare ciò che in noi stessi suggerisce lo Spirito. Ma non solo nelle cose di fede, non solo davanti alle persecuzioni di tribunali, governatori e re. Sempre. Sempre c’è da ascoltare prima di parlare. Non siamo che dei canali attraverso cui Dio può farsi ascoltare. Restiamo sintonizzati per poter trasmettere bene ciò che ha da dirci. Appena…

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Al di là

Paradossale ma vero. Quelli di casa, dice Gesù, spesso sono i più difficili a credere in noi. Non perché sospettino di noi come di uno sconosciuto, ma esattamente per il motivo opposto. “Ti conosco come le mie tasche”, “conosco i miei polli” e altre espressioni del genere, chiudono la porta ad ogni sorpresa. Eppure Gesù qualche guarigione la compì. Perché anche in famiglia c’è qualcuno che riesce a vedere al di là….https://lalocandadellaparola.com/2024/07/07/al-di-la/

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Ogni giorno

Ci sarà un giorno in cui quelli contro cui sbuffiamo ci saranno tolti. Verrà il giorno in cui il vicino di casa se ne andrà, il collega verrà spostato, la finestra dirimpetto resterà chiusa e l’anziana che ci controllava non si affaccerà più. Allora ripenseremo, allora rimpiangeremo le occasioni sciupate, il disappunto manifestato, gli occhi alzati al cielo sospirando. Non digiuniamo d’amore, è sempre tempo d’amare. È oggi il tempo. Il domani non ci appartiene. Ogni giorno è un vino nuovo, riversato nel calice del nostro cuore. Prendete e bevetene tutti. Non…

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Da Regione oltre 6 mln di euro per finanziare 340 progetti culturali

Regione Lombardia finanzia 340 progetti culturali in tutto il territorio attraverso uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere musei, biblioteche, archivi storici, luoghi riconosciuti dall’Unesco, itinerari culturali, aree e parchi archeologici. Si tratta di realtà che hanno aderito al bando ‘Avviso unico cultura 2024’, i cui esiti sono stati pubblicati sul Burl regionale. “Come Regione – ha evidenziato l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso – mettiamo a disposizione risorse per supportare iniziative che valorizzino il patrimonio storico-artistico della Lombardia, in tutte le sue espressioni. Al…

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Seduto lì

Chi sta seduto al banco delle imposte, di mestiere è impostore. Che poi questo termine sia divenuto un insulto la dice lunga e la dice tutta. Ma anche i peggiori impostori sono uomini e hanno un nome. Gesù vide un uomo di nome Matteo. Vide che era seduto al banco delle imposte, a far margine sulle tasse imposte da Roma. Era dunque malato e, seduto lì, non sarebbe mai guarito. Andava fatto alzare, come il paralitico di ieri. Seguimi, gli disse Gesù, e lui si alzò e lo seguì. Passò poco che già era di nuovo seduto. Stavolta a tavola con Gesù e…

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Raggiungerlo

Nessuno mai si rassegna alla malattia, tantomeno alla morte. Chi afferma che i poveri “sono abituati” a veder morire i figli, lo dice semplicemente perché non li ha mai sentiti piangere. O forse non vuole affrontare il problema. Gesù invece andò con Giàiro ed entrò nella stanza della bambina morta. Eppure, a quel tempo, ne morivano tanti di bambini per malattia (e oggi?). Affrontò la gente che piangeva e urlava forte di dolore. Gesù si lasciava rubare l’energia divina che usciva da lui incontrollata  sanando all’instante chi lo toccava con fede. Aggrappiamoci a Lui, allo Spirito che…

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Il cammino di Pietro

Questa pagina ne rievoca molte altre della Bibbia e del Vangelo. L’arresto nei giorni di Pasqua, il processo imminente, il sonno, il buio, le guardie. Poi gli angeli, la cintura e i sandali in fretta, la luce, l’uscita dal sepolcro del carcere. Davvero la potremmo chiamare la Pasqua di Pietro, la sua morte e resurrezione. È un Pietro nuovo, che non rinnega e si lascia arrestare. Nessun gallo canta questa volta. È la vittoria di Pietro, è quella di tutti noi quando ci addormentiamo affidàti a Dio, pur circondati da…

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Lo voglio

Lo dicevamo due giorni fa: siamo alberi dai rami misti, in noi c’è il bene e c’è il male. Oggi il vangelo insiste in modo più forte e diretto: siamo lebbrosi. Alcune parti di noi sono marce. E il marcio lentamente divora la parte sana. Questa è la lebbra. Noi stessi proviamo ripugnanza a toccare, a metter mano alle parti di noi che mancano di vita, prive di Spirito. Figuriamoci gli altri se ne hanno il coraggio. Pensiamoci: quando qualcuno mostra i suoi difetti, lo allontaniamo disgustati. Gesù tocca il lebbroso. Basterebbe una parola…

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Luce e tempesta

La notte non dura per sempre. Anche il dolore ha una fine. Tutto passa. Ci coglie il panico nelle tempeste della vita, nei momenti di buio, perché dimentichiamo che appunto sono momenti. Allora non c’è che ripetersi che lui è con noi, lui è lì nella nostra stessa barca. Non guarda la scena dalla riva né da una nube. È con noi, nel senso che rischia quanto noi, è scosso dalle onde e dal dolore quanto noi… https://lalocandadellaparola.com/2024/06/23/luce-e-tempesta/

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Preoccupatevi

Come ci farebbe bene leggere ogni sera questa pagina. Noi, programmatori seriali, non sappiamo cosa voglia dire “let’s see”, vedremo, il motto dei poveri. Quante volte l’ho sentito. Let’s see, si vedrà. Vero, staremo a vedere se il buon Dio riuscirà a convincere qualcuno a tenderci una mano. Vedremo se riuscirà a far spostare l’attenzione: non preoccupatevi di quello che mangerete o berrete, né di quello che indosserete. Cercate anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia. Cioè preoccupatevi piuttosto di quello che mangeranno, berranno e indosseranno gli altri. Perché questa…

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Tesoro

Colpisce l’espressione accumulare: fare un mucchio. Un mucchio di soldi. Chi direbbe di no? Chi negherebbe di volerne? Chi mai ha detto “basta così”? Dunque non ci salveremo dall’avidità, a meno di leggere anche un’altra parola: per voi. Non accumulate per voi. Non fate un mucchio di soldi per voi, fatene invece un fiume. Fate scorrere le ricchezze, i beni e le banconote. Fatele scorrere fino a raggiungere il vostro vero tesoro. Dove è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. Chi davvero amate? Per chi lottate, per chi esaurite le vostre energie e…

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Solbiate Olona riqualifica la scuola dell’infanzia Ponti

In sicurezza. Per i bambini e gli operatori che li assistono. Il comune di Solbiate Olona ha deciso di procedere a una riqualificazione della scuola dell’infanzia Ponti e lo farà in due direzioni. La prima è la necessità di sostituire alcuni mobiletti “ammalorati – si legge nel documento con cui si adotta l’intervento – per infiltrazioni di acqua piovana durante il periodo di ristrutturazione della scuola dell’infanzia Ponti nel tardo autunno 2023″.  La seconda consiste invece nell’”installare un cancelletto che impedisca l’accesso alla palestra al fine di rendere sicura la…

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Come non lo sa

Dorma o vegli, il seme germoglia e cresce. Come egli stesso non lo sa. Eppure noi siamo immersi nel mondo del come. Dobbiamo sempre spiegare come avvengono le cose, come ci sentiamo, come siamo arrivati a determinate decisioni, addirittura quando moriamo ciò che importa è sapere come è avvenuto il decesso. Come egli stesso non lo sa, quello che sa è che germoglia da sé ed è questa la cosa che stupisce. Il seme germoglia da sé. L’azione di Dio si compie da sé e noi non sappiamo come. Cosa allora ci resta da…

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Si o no

In effetti è vero: giurare non ha senso perché non è che una parola in più e in una società come la nostra la parola non ha peso, non è vincolante. Per questo è richiesta la forma scritta, in tutto. E poi timbri, firme, autenticazioni, certificazioni… Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”. Semplicemente siate sinceri e vedrete che non servirà giurare. Ogni vostra parola sarà giurata. Siete sempre sotto giuramento, sotto obbligo di sincerità. Ciò ovviamente non significa che chiunque ci chieda qualcosa abbia diritto ad una risposta. Ma se ne…

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Il cammino

Sulla questione del ripudio della moglie, vi rimando all’audio qui sotto. Facciamo un passo indietro e guardiamo questa pagina, ascoltiamo ciò che ci trasmette: un invito all’essenzialità. La vita è un cammino che terminerà con l’ingresso in una dimensione dove si procederà in modo più leggero e sottile. Quaggiù si fanno i conti con la forza di gravità che rende tutto pesante. È una gravità materiale e psichica. Non tutto possiamo portare. Ci sono croci nostre e altrui di cui farci carico. Vi sono anche relazioni, abitudini, ambienti che invece ci…

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Divisi o uniti

Nel tempo che Maria e gli altri figli (o cugini che dir si voglia) impiegarono ad andare a recuperare il figlio fuori di testa, in quella casa se ne dissero di ogni. Gli davano dell’indemoniato perché scacciava i demoni. Cosa impossibile perché persino un povero diavolo sa che conviene stare uniti in famiglia. Tanto è vero che Gesù, anziché dividere la gente in famigliari e non, dichiara che tutti possono essere suoi fratelli. Basta fare la volontà di Dio. Se invece si dà del demonio persino allo Spirito Santo, ci si…

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Cuore di Maria

Perché mi cercavate? E dove? Dove ti cerchiamo Signore, dove? Chi ti cerca più? Dove è andato Gesù? Ti ritrovarono a fare domande nel tempio. Ti bastarono le risposte dei sacerdoti? A giudicare dalla tua vita adulta no, non ti bastarono. Perché anche tu cercavi, cercavi Dio e cercavi un senso a questa incarnazione, una risposta a questi cuori di madri e padri in angoscia. Ci sapessimo fermare, ti troveremmo. Acquisteremmo consapevolezza della tua presenza lì, accanto a noi. La tua luce ci avvolge. Mi piace pensare che i tuoi non andarono al…

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Il cuore

Ha ragione ancora una volta Papa Francesco: “il mondo sembra aver perso il cuore”. Viviamo così questa festa del Sacro Cuore di Gesù. Festa che deve la sua esistenza ad una visione che ebbe S. Margherita Maria Alacoque 350 anni fa. Il mondo ha perso il cuore e forse anche la testa. Perché testa e cuore vanno sempre insieme. “Chi è buono è intelligente – mi diceva sempre un detenuto – basta ragionare un po’ per capire che è meglio essere buoni. Io l’ho capito tardi”. Il mondo ha perso…

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Corpus Domini

Bisogna avere un gran coraggio a dire Amen, a voler entrare in comunione con Gesù. Bisogna avere coraggio perché, divenuti una cosa sola con lui, si diviene una cosa sola con quelli per cui lui dà la vita. Non è dunque un premio l’Eucarestia ma un gesto che porta delle conseguenze. Ti cambia il cuore, ti cambia i gusti. Quel pane insipido farà perdere sapore a ciò di cui tutti si nutrono abitualmente. Quel vino ti ubriacherà di miseria e non potrai più fare a meno di vivere per gli…

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Gratuitamente

Con quale autorità fai queste cose? Diciamo che la domanda era fondata e legittima. Gesù infatti aveva appena scacciato dal tempio i venditori di offerte. Quello che aveva detto era stato poi ancora più pesante: avete fatto della casa del padre mio una spelonca di ladri. E non alludeva certo ai prezzi delle bancherelle quanto a chi insegnava alla gente che la grazia si può “rubare” a Dio a suon di offerte. Il battesimo è dal cielo, non dalla terra. La potenza dell’amore di Dio entra in noi gratuitamente. Nulla può comprarla né Lui…

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Visitazione

Fossimo ancora capaci di farci visita, di esserci. Non ci siamo mai. Fossimo capaci di lasciarci visitare da Te, Signore. Stai sempre a bussare e noi sempre a farti fare anticamera. Il tempo dedicato a Te non è perso, lo capiremo troppo tardi? Non ci chiedi di immolare bestie o ricchezze sui tuoi altari. Non ci chiedi di rinunciare a cibi o bellezze di vita. Ma il tempo te lo dobbiamo dare, quello sì, se vogliamo percepire la tua presenza. Almeno la tua esistenza. Solo se ti daremo il tempo…

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Trinità

La Trinità è un grande mistero, ma seguendo Gesù si può intuirne qualcosa. Per questo venne sulla terra, per insegnarci il giusto rapporto con Dio. Lo chiamava infatti Padre, perché percepiva in ogni istante di esserne figlio. Per questo la potenza dell’amore divino, lo Spirito, agiva tramite Gesù e tuttora agisce per mezzo di chi crede e pratica il legame costante con Dio….https://lalocandadellaparola.com/2024/05/26/trinita-5/

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Ricevere dal cielo

Cosa vorrà dire accogliere il regno di Dio come lo accoglie un bambino? Questi bambini si lasciavano toccare da Gesù, che appoggiava le mani su di loro trasmettendo forza e amore. Ecco, lasciamoci toccare dalla presenza vera di Gesù e dello Spirito. Bisogna solo stare fermi e ricevere il suo tocco sanante. Siamo così abituati a strappare con forza alla vita attimi di serenità, che ci pare impossibile e forse anche sbagliato star fermi e ricevere amore e miracoli gratuitamente. Ma questo fanno i bambini. Semplicemente ricevono…. https://lalocandadellaparola.com/2024/05/25/ricevere-dal-cielo/

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Vita dura

Per la durezza del vostro cuore Mosè scrisse per voi questa norma, dice Gesù. La norma che consentiva il ripudio della moglie da parte del marito. Una norma che imponeva la forma scritta, cercando di limitare il peggio. Infatti se nientemeno che Mosè (quello dei dieci comandamenti!) giunse a regolare in questo modo la questione, c’è da chiedersi quale fosse la situazione reale. È lecito immaginare che la donna venisse semplicemente buttata sulla strada a calci. Ecco allora che si impone un documento scritto, con tanto di motivo del ripudio.…

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Spirito creatore

È la festa del momento presente. È la festa del “qui ed ora”. Lo Spirito è la potenza di Dio che agisce adesso. I nostri occhi del cuore vedono che la creazione sta accadendo ora. È adesso che Dio si incarna in questo mondo e chi ha lo Spirito lo può vedere. Vedi gli intrecci degli eventi, le risposte di Dio, le coincidenze non casuali che lui guida. Allora vinci il dubbio d’esser lasciato solo, allora credi che Dio c’è e ti ascolta. Lo lasci fare, ti fidi, gli affidi chi…

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Domani

Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. E così finisce il vangelo, così comincia il tuo, il vangelo che tu sei. Lo Spirito che da domani, Pentecoste, scenderà di nuovo potente a soffiare su questa terra, lo Spirito soffiando sfoglierà pagine nuove. Una pagina dopo l’altra, un giorno dopo l’altro, scriverai il tuo vangelo. Lo scriverai con le tue azioni, lo scriverai con le tue preghiere e…

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Seguimi

Pietro rimase addolorato che per la terza volta Gesù gli domandasse “Mi vuoi bene?”. In realtà era la prima, perché le altre due volte gli aveva chiesto “mi ami?”. Qualche studioso deduce che andrebbe tradotto la terza volta e non per la terza volta. Il dolore di Pietro non sarebbe dunque dovuto all’insistenza della domanda quanto al suo cambiamento. Gesù non chiede più mi ami ma semplicemente mi vuoi bene, riprendendo l’espressione di Pietro stesso. Non siamo fatti per volerci un po’ di bene. Siamo fatti per amare. Gesù non ci chiede di essere brave persone ma di…

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Ascensione

Una decisione che segna un passaggio molto forte. Gesù Risorto si stacca dai suoi dopo quaranta giorni di vita insieme. Il controllo che aveva su ogni singola cellula del suo corpo gli consentiva di rendersi fisicamente presente ovunque, così come di scomparire alla vista. Questa volta però la decisione pare definitiva, fino a quando tornerà, come dicono gli angeli nel racconto degli Atti. La domanda resta: davvero non è più tornato in terra con il corpo, magari non visto e non riconosciuto da nessuno?…https://lalocandadellaparola.com/2024/05/12/ascensione-5/

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Il padre

Il Padre di certo non si offende se non ci rivolgiamo direttamente a lui. Siamo liberissimi di affidarci all’intercessione dei santi o di persone care che ora vivono in Dio. Appunto: se vivono in-Dio, noi parlando a loro parliamo ad un’espressione di Dio, ad una sua manifestazione particolare. Eppure è bello parlare direttamente a Dio, rivolgendogli i nostri pensieri, il nostro più grande grazie, confidando a lui le nostre paure e preoccupazioni. Proviamo, superiamo il disagio, chiediamo al Padre nel nome di Gesù. Finora non abbiamo chiesto nulla. Gesù afferma…

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Non c’è notte che possa

Succede che, finché si è sotto processo, l’ansia e la sofferenza sono indescrivibili. Cosa mi faranno? Cosa sarà di me e dei miei? Verrò creduto? Sarò capito? Il pianto e la tristezza sono il pane quotidiano perché la pena sta davanti a te ed è ignota. Poi viene l’ora della sentenza che, paradossalmente, anche se è pesante allevia: ora so quando sarà la fine. Ora posso scalare i giorni e, se pur siano migliaia, sono contati. Insomma, la sofferenza ci spaventa perché non ne conosciamo la durata. Sarò triste per sempre? Piangerò ancora per…

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Ho scelto voi

Tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo concederà, come lo concede a me. Ma perché questo vi accada occorre che anche voi siate in continua e totale unione con Dio Padre, come lo sono io. Occorre insomma che siate immersi nel mio amore, nel mio modo d’amare: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Rimanete nel mio amore, non allontanatevi. Rimanete. State di più con me, dedicate più tempo a stare con me, immaginando e sperimentando quanto amore provo per voi. Allora vi renderete conto che io…

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Distacco

L’odio si manifesta in molti modi. In varie parti del mondo i cristiani sono odiati in modo diretto, con violenza fisica, psicologica, trattati come cittadini di seconda classe. Nella piccola parte di mondo in cui viviamo, la parte che di fatto comanda e decide le sorti di tutti, questo odio di cui parla Gesù parrebbe non esserci. Potremmo dire di non essere liberi di manifestare la nostra fede? Eppure i cristiani, quelli veri intendo, non possono non dare fastidio perché il mondo tende ad amare ciò che viene da lui e non ciò che…

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Opere più grandi

Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò. Parole di una potenza straordinaria, che ci dobbiamo ripetere mille e mille volte al giorno soprattutto in ogni istante di dubbio, tristezza e preoccupazione. Parole che ci interrogano anche. Nei millenni la Chiesa ha compiuto opere di ogni tipo, alcune meravigliose e altre vergognose. Abbiamo creato ospedali, lottato per i deboli, aperto scuole per i poveri. Abbiamo organizzato guerre,…

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Ogni passo con te

Lo chiede e lo richiede di continuo. Lo sentiamo come un mantra quotidiano da giorni. Gesù chiede una unità fortissima con lui. Rimanere uniti a lui. Abbiamo sbagliato in ogni modo nella vita: parlando, tacendo, agendo o restando inoperosi. Abbiamo sbagliato in segreto o in pubblico, facendo male ad altri o a noi stessi. Ma, guardando indietro, constatiamo sempre la stessa cosa: ogni sbaglio avviene a causa della disunità con Gesù. Essere una cosa sola con Lui porta ad esserlo anche col Padre e con la potenza dello Spirito. Essere distaccati da…

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Nuove cose

C’è sempre un passo da compiere. Anche quando l’opera sembra definitiva ed immutabile, qualcosa si può aggiungere, un’idea nuova può venire. Questa è la creazione, sempre in corso e mai terminata. Altrimenti saremmo con i dinosauri in giardino. Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E il Padre dà a chiunque crede nel Figlio i suoi stessi poteri creativi. Per questo nella Chiesa di Gesù si tiene in grande considerazione la tradizione, cioè ciò…

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La strada

È tutto un chiedersi cosa si debba fare, quale sia il prezzo e la procedura per ottenere questo o quello. Persino tra i più forti affetti e nelle relazioni più stabili ci si pone la domanda: cosa, cosa devo fare per soddisfare chi amo? Fatta la fatica, arriverà il tempo per noi, il tempo del relax. Seguire Gesù non è però così, anche se bisogna ammettere che sarebbe forse più comodo. Se non altro più rassicurante: una messa, un fioretto, un’offerta ecc e poi siamo liberi. Io Sono la via, dice Gesù.…

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Quando capisci

Uno solo ci può aiutare a distinguere il pastore dal mercenario: il lupo. Finché tutto va bene, non puoi sapere chi è davvero l’altro. Nemmeno te stesso conosci fino al sopraggiungere del pericolo. È nella prova che viene svelato il cuore. Allora distingui il vero amico dal collega, il vero sposo dall’amante, il credente dal semplice devoto. È quando arriva il lupo che esce il pastore….. https://lalocandadellaparola.com/2024/04/21/quando-capisci-2/

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Da chi andremo?

Da chi andremo Signore? Tu solo hai parole di vita eterna. Noi abbiamo solo parole. Parole che spesso non sono nemmeno di vita umana. Parole di guerra, di vendetta o di circostanza. Da chi andremo a ritrovar la pace se non da te solo? Dunque non chiedercelo più Signore, non chiederci più se vogliamo andarcene anche noi. Tu lo chiedi per ricordarci che siamo liberi, ma non ripeterlo. Lo spirito è forte ma la carne è debole. L’incarnazione è debole, e potrebbe dirti di sì, che ce ne andiamo. Ma da chi dovremmo andare? Forse in altre…

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Stupore

Per la gioia non credevano ancora ed erano stupiti. L’abbiamo già detto e lo ripetiamo, più convinti che mai: l’unico modo di non credere è questo. Non credere da tanto grande è lo stupore. Ripetersi sempre, dirselo di continuo: Gesù è vivo! Lui mi sente, desidera comunicare con me, non vede l’ora che io mi sieda e attenda il suo arrivo in me. Se gli diamo la possibilità di manifestarsi vivo, accadrà che ne sperimenteremo la presenza. Fermiamoci, diamogli occasione, e inizieranno ad accadere cose che ci lasceranno increduli per lo…

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Così veloce così lento

Il mare era agitato ma noi lo siamo ancora di più. A volte pare proprio di remare invano, controcorrente, e i risultati tardano ad arrivare. Le situazioni non volgono al meglio e ci spaventa constatare che Dio non interviene e ci lascia in balia degli eventi. Quando si soffre il tempo non passa mai e quasi ci convinciamo che durerà per sempre. Poi all’improvviso tutto cambia: lui è lì. La barca tocca terra rapidamente perché, quando si percepisce l’intervento di Dio, tutto scorre veloce. Fin troppo veloce. La serenità è tanto bella che…

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Entusiasmo?

Quando qualcuno di altra religione manifesta apertamente il suo credo, le sue feste e le sue regole, siamo sempre tremendamente goffi. Per timore di risultare intolleranti come alcuni che sbagliano, assumiamo un atteggiamento di simpatia che spesso scivola in  vera e propria partecipazione e coinvolgimento interiore. Ognuno è libero di mostrare più interesse per la religione altrui che per la propria. Ma la domanda resta ed è proprio questa: a noi il vangelo piace davvero? Gesù di Nazareth ci incanta sì o no? È bello e fine procurare cibo adatto…

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In Albis

Otto giorni dopo. E da allora l’ottavo giorno è sempre quello della resurrezione, dell’eucarestia celebrata insieme facendo Comunione con Gesù risorto. Ma è davvero risorto? Ci possiamo credere senza dubbio? Sì, grazie all’incredulità di Tommaso e degli altri che, prima di credere, vollero toccare con mano. Benedetta incredulità! Benedetti dubbi! Così che noi oggi sappiamo di credere sull’esperienza diretta e personale dei primi evangelizzatori. Possiamo credere senza vedere, perché loro credettero dopo avere visto….https://lalocandadellaparola.com/2024/04/07/in-albis/

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Venite qui

E non restò che la barca, ormai vuota di uomini e pesci. Testimone muta di un altro segno, simile a quello di anni prima. Allora, Pietro si era gettato ai piedi di Gesù lì nella barca, tra i pesci miracolosamente pescati. Ora invece si era gettato in acqua al solo udire che era il Signore. Che bello immaginare Gesù risorto che, da solo nella penombra, raccoglie legna e accende il fuoco ed inizia ad arrostire del pesce (dove l’avrà preso?). Non siamo noi ad accendere il fuoco, Signore. Sei tu. Non siamo…

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