Dall’emergenza pandemica alle modalità del rito della pace nella Messa, dall’impegno educativo al richiamo alla corresponsabilità. Tutto nell’ottica di “un’opera di riconciliazione che sappia sanare le diverse fratture che la pandemia ha provocato sul territorio nazionale, andando ad aggredire tutte le fasce della popolazione, in particolare i più vulnerabili e gli ultimi”. La sessione invernale del Consiglio Episcopale permanente condotto dal presidente della Cei monsignor Gualtiero Bassetti ha messo sul piatto molte questioni profumate di attualità. “Se dal punto di vista sanitario – sottolinea la Cei in un comunicato – i vescovi hanno sottolineato l’importanza della vaccinazione intesa come gesto d’amore per sè e per gli altri ma anche come atto di fiducia nella ricostruzione, sul fronte sociale hanno puntato i riflettori sulla crisi demografica, sulle nuove povertà, sul disagio e sulla solitudine , ovvero sulle molteplici difficoltà che rischiano di sfilacciare ancora di più il tessuto comunitario già lacerato dalla crisi”.
Sfide sul fronte della salute e dell’economia ma più diffusamente della dignità dell’uomo da riaffermare in modo deciso e concreto. A partire dalla questione educativa che, rilevano i vescovi, “si impone come sfida cruciale che va affrontata insieme alle varie parti sociali, attivandosi per costruire sui territori alleanze educative, secondo la proposta di papa Francesco a operare per un “Global compact on education”. I vescovi hanno poi evidenziato la necessità che sulle emergenze innescate dal Covid vi sia “uno sguardo attento” mettendo in guardia dalla tentazione di “chiudersi nell’autoreferenzialità” e sottolineando invece la necessità di “tracciare cammini di comunione e corresponsabilità”. In evidenza è stato posto anche il rito della pace durante la Messa che i vescovi hanno deciso di ripristinare a partire da domenica 14 febbraio: “un gesto – hanno rilevato – con il quale ci si scambia il dono della pace guardandosi negli occhi o facendo un inchino del capo”.
La prossima assemblea generale, è stato reso noto, avrà per tema quello dell’annuncio. “In un tempo così delicato come quello attuale – si legge nel documento – è fondamentale per i vescovi ravvivare l’impegno dell’evangelizzazione”. L’attenzione si è poi puntata sulla Settimana sociale che si svolgerà a Taranto dal 21 al 24 ottobre e per la quale sono stati approvati i criteri per la scelta dei delegati delle Diocesi sparse sul territorio italiano. Non da ultimo il Consiglio ha recepito l’indicazione del Santo Padre di spostare la celebrazione diocesana della Giornata mondiale della gioventù che fu introdotta durante il pontificato di Giovanni Paolo Ii dalla domenica delle palme a quella di Cristo Re. (Cir.Com.)