Monsignor Luigi Negri, arcivescovo emerito di Ferrara-Comacchio, è morto a Cesano Boscone (Milano) nella casa dell’Istituto Sacra Famiglia dove era ricoverato da alcuni giorni.
Aveva 80. Nato a Milano il 26 Novembre 1941, monsignor Negri, emulo del suo maestro don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, ha dedicato l’esistenza all’educazione dei giovani. Pochi mesi fa aveva pubblicato un coinvolgente libro “Con Giussani. La storia & il presente di un incontro” in cui ha descritto il suo percorso spirituale alla luce degli insegnamenti ricevuti da quello che ha sempre ritenuto suo maestro, don Giussani, appunto.
Monsignor Negri era stato ordinato prete dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano, nel Giugno 1972 e nell’Ottobre dello stesso anno aveva conseguito la licenza in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.
Il 17 marzo 2005 è stato nominato vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro e il primo Dicembre 2012 elevato a rango di arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa.
Era stato anche docente presso l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ateneo in cui molti studenti lo avevano incontrato ammirandone la profondità del pensiero.
Con la sua scomparsa la Chiesa perde un pastore coraggioso, colmo d’entusiasmo per la fede in Gesù Cristo, la cui Parola salvifica ha sempre annunciato con determinazione senza timidezze o riverenza alcuna.