La Russia e il Cuore Immacolato di Maria

Don Samuele Ceccotti ha scritto per l’Osservatorio internazionale cardinale Van Thuân sulla dottrina sociale della Chiesa il testo che qui pubblichiamo, convinti che i credenti apprezzino una voce significativa e determinante per accelerare quel traguardo di pace tanto osteggiato dalle forze del male.

La Vergine Maria, apparsa ai tre pastorelli alla Cova da Iria nel 1917, lega la Russia ai destini del mondo e della Chiesa, lasciando intendere un ruolo centrale della Russia stessa nelle vicende ultime della storia.

La Madonna, in quella che è la più sconvolgente mariofania del ‘900 e forse di tutti i duemila anni cristiani, non si limita alla profezia sul ruolo della Russia ma fa anche una precisa richiesta alla Chiesa: affinché la Russia divenga docile strumento della Provvidenza, il Papa dovrà, in unione con tutti i Vescovi del mondo, consacrare la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Il destino del mondo e della Chiesa, nella rivelazione (privata) di Fatima, si lega al ruolo storico della Russia nella centralità escatologica di Maria Santissima e nel culto al Suo Cuore Immacolato che deve accompagnare il tempo di pace promesso al mondo.

Proprio in queste ore drammatiche segnate dalla guerra russo-ucraina, la Conferenza Episcopale dell’Ucraina ha rivolto un appello a papa Francesco perché consacri Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.

Scrivono i Vescovi cattolici dell’Ucraina: «Padre Santo! In queste ore di incommensurabile dolore e di terribile calvario per il nostro popolo, noi, Vescovi della Conferenza Episcopale dell’Ucraina, siamo portavoce della preghiera incessante e accorata, sostenuta dai nostri sacerdoti e dalle persone consacrate, che ci viene da tutto il popolo cristiano per la consacrazione della nostra Patria e della Russia.

Rispondendo a questa preghiera, chiediamo umilmente a Vostra Santità di compiere pubblicamente l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria dell’Ucraina e della Russia, come richiesto dalla Beata Vergine a Fatima. La Madre di Dio, Regina della Pace, accolga la nostra preghiera: Regina pacis, ora pro nobis!».

I due popoli fratelli, russi e ucraini, le due Russie, la Rus’ di Kiev e la Rus’ di Mosca, sono ora in guerra ma la sapienza spirituale del Popolo di Dio guidato dai Successori degli Apostoli ha visto in Maria Santissima e nella profezia di Fatima la sola vera unità.

Rispondere alla richiesta della Signora di Fatima per porre nelle mani di Maria ucraini e russi, Mosca e Kiev, Ucraina e Russia. La logica dei Vescovi ucraini pare disarmante nella sua totale non-mondanità, non fa conto sulle logiche del mondo, su rapporti di forza o strategie militari-economiche. È totale affidamento a Dio in una fanciullesca (Mt 18,3) fiducia nella Madre Celeste che sola può condurre alla conversione e alla pace.

Proprio questa radicale non-mondanità teocentrica è veramente profetica nell’appello dei Vescovi ucraini, rimettere al centro Dio, la Sua Provvidenza, i disegni che la Madonna ci ha rivelati nel 1917, il culto al Suo Cuore Immacolato, conversione e pace per una nuova Cristianità.

Aveva detto la Madonna a Fatima nel 1917: «La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore.

Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati.

Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace […]. Infine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà e sarà concesso al mondo un tempo di pace».

Condividi:

Related posts