Vescovi ritornare allo spirito originario dell’Unione Europea

Per aprire la loro lettera aperta e accorata scelgono un passo del Vangelo di Luca: “dirigere i nostri passi sulla via della pace”. I vescovi delegati delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea uniscono penne e voci per chiedere pace in Ucraina e in tutto il mondo.

Tra essi figura anche monsignor Mariano Crociata, vescovo di Latina e primo vice del presidente Jean Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo.

“Ci sentiamo colmi di profonda tristezza per le orribili sofferenze umane inflitte ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina dalla brutale aggressione militare dell’autorità politica russa- scrivono – ricordiamo le vittime nelle nostre preghiere ed esprimiamo la nostra più sincera vicinanza alle loro famiglie, ci sentiamo ugualmente vicini ai milioni di rifugiati, per lo più donne e bambini, che sono stati costretti a lasciare le loro case, così come a tutti coloro che soffrono in Ucraina e nei paesi vicini a causa della follia della guerra”. I vescovi sostengono all’unisono che la guerra in Ucraina chiama il cuore dei cittadini di tutta l’Unione Eurpea.

“Il nostro pensiero – proseguono – va a tutti coloro che si trovano in difficoltà socioeconomiche sempre più drammatiche a causa dell’emergenza energetica, dell’aumento dell’inflazione e dell’impennata del costo della vita”. L’invito dei vescovi è di ritornare allo spirito originario dell’Unione Europea che definiscono “una realtà preziosa”. E concludono rivolgendosi direttamente ai responsabili dell’aggressione all’Ucraina “affinchè sospendano immediatamente le ostilità” e a tutte le parti “affinchè si aprano a serie proposte per una pace giusta , in vista di una soluzione sostenibile del conflitto nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”.

Un obiettivo, quello del ritorno alla pace, per il quale chiedono l’intercessione di Maria, Regina della Pace, e pregano il Signore di “rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi sulla via della pace”.

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