Una giornata di arricchimento culturale e di grande ristoro spirituale. Questa la sintesi del convegno, promosso sabato 1 Ottobre dall’Osservatorio internazionale cardinale Van Thuan presso l’accogliente convento di San Daniele dei Frati francescani minori in Lonigo (Vicenza).
Il tema “Proprietà privata e libertà: contro lo sharing globalista di Davos” è stato approfondito da una lectio magistralis dall’arcivescovo di Trieste, Giampaolo Crepaldi che s’è soffermato su tre aspetti fondamentali: l’interconnessione dei due principi di proprietà privata e di destinazione universale dei beni; il rapporto tra possesso e uso dei beni (affrontato nelle encicliche Rerum Novarum, Quadrigesimo Anno e Gaudium et Spes); la relazione tra concentrazione in poche mani e diffusione partecipativa della proprietà.
Al suo intervento sono seguiti quelli del saggista José Antonio Ureta, di Stefano Magni della redazione de “La Nuova Bussola Quotidiana”, di Luca Volontè, già parlamentare europeo, di Benvenuta Plazzotta, imprenditrice nel settore della ristorazione.
Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana e Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, hanno coordinato gli interventi dei relatori nel corso della mattinata, il primo e nel pomeriggio, il secondo.
Della profondità dei contenuti darà atto la registrazione integrale della giornata di studio che l’Osservatorio provvederà a divulgare nei prossimi giorni.
L’interesse per l’argomento trattato – la difesa della proprietà privata alla luce della dottrina sociale cristiana – è stato sottolineato dalla presenza del numeroso pubblico che ha affollato il teatro del convento francescano. Almeno duecento persone hanno occupato in ogni ordine i posti della sala; e bene ha fatto Stefano Fontana, che ha fatto gli onori di casa, a ricordare come tra i presenti vi fossero persone venute dalla Lombardia, dal Piemonte, dalla Slovenia e persino dalla Puglia (sobbarcandosi un viaggio di almeno 8 ore in automobile).
Di grande conforto la presenza di numerosi giovani sacerdoti, segno che la Chiesa, pur contagiata dal torpore in cui è caduta gran parte della società italiana a causa della pandemia, non s’è assuefatta al clima del pensiero preminente che vorrebbe convincere l’umanità a sostituire Dio con la scienza.
La questione dell’abolizione della proprietà privata è un tassello di quel progetto, concepito dagli “illuminati” di Davos, per demolire la democrazia (su cui si regge la sovranità di tanti popoli) e sostituirla con una oligarchia internazionale di cui oggi già farebbero parte ricchi come Gates, Zuckerberg, Rothschild, Rockefeller, Elkan, Soros e taluni loro alfieri filtrati in importati ruoli politici come Biden, Obama, Clinton, Trudeau, Macron, Draghi, per citare i più noti.
Non occorrono prove per dimostrare che sia in atto un processo di profondo cambiamento del mondo. Per i credenti, presenti sabato a Lonigo, non vi sono dubbi che l’attacco all’umanità in questi tempi sia luciferino perché condotto con diabolica astuzia contro le fondamenta della persona, della famiglia e dei suoi beni, quindi contro i diritti fondamentali dell’uomo che sono inscritti nel diritto divino naturale. Attentare a questo è l’atto più stolto che un angelo ribelle possa compiere, immaginiamo se a provarci è un uomo. Come osservato dall’intervento di un giovane dal chiaro accento toscano, c’è però uno straordinario antidoto ai disegni di Satana: la formidabile arma della preghiera con cui chiedere l’intercessione della Vergine perché venga a schiacciare il capo del serpente. Sabato 29 Ottobre, sempre a Lonigo, ma nella Villa San Fermo dei padri Pavoniani, l’Osservatorio Van Thuan prosegue con un altro convegno nello studio della dottrina sociale della Chiesa.