di Lorenzo Salimbeni Il Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, Prof. Avv. Giuseppe de Vergottini, assieme al Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Cav. Renzo Codarin, ha accompagnato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ed il sottosegretario Paola Frassinetti lungo le tappe del viaggio nelle terre del confine orientale che ha rappresentato il premio per le classi vincitrici del Concorso nazionale 10 Febbraio.
Studenti provenienti da tutta Italia hanno così potuto visitare il Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, ove è stata fornita una sistemazione museale alle masserizie del limitrofo e più celebre Magazzino 18, che fornì l’ispirazione per l’omonimo spettacolo di Simone Cristicchi, la cui edizione del decennale sta riscuotendo consenso e sold out non solo a Trieste ma anche in altri teatri del Triveneto e in Lombardia.
In particolare il Comitato provinciale di Bergamo dell’Anvgd ha fatto registrare il tutto esaurito nelle due date che ha organizzato al prestigioso teatro Creber nell’ambito del progetto presentato per Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023, cui partecipa pure FederEsuli.
Domenica 26 febbraio e la mattina dopo a beneficio di 1.500 studenti, tra cui i vincitori del concorso 10 Febbraio appunto nonché coloro i quali hanno vinto il premio del concorso sugli argomenti del Giorno del Ricordo bandito dalla Regione Lombardia: interverrà anche il sottosegretario all’Istruzione Frassinetti.
Tornando al Viaggio del Ricordo, nella giornata di sabato 25 febbraio il programma redatto dal Tavolo di lavoro Ministero dell’Istruzione – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati prevedeva come prima tappa una visita a Pirano alla Casa Tartini dedicata al celebre violinista piranese ed alle istituzioni della Comunità italiana.
Era, infatti, intento degli organizzatori ampliare la conoscenza della storia della frontiera adriatica alla consapevolezza che nell’Adriatico orientale esiste ancora una presenza autoctona di connazionali a testimonianza di un plurisecolare radicamento.
Successivamente è stato visitato il Centro di Documentazione della Foiba di Basovizza ed è stata deposta una corona di alloro al Monumento Nazionale: per gli esuli ed i loro discendenti e per i congiunti degli infoibati questo riconoscimento da parte del mondo della scuola e la consapevolezza che si va ampliando nelle nuove generazioni la conoscenza delle loro tragedie rappresentano una grande soddisfazione morale.
didascalia: Le corone deposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito alla Foiba di Basovizza