Anche nelle province del settentrione lombardo è svolta tecnologica per l’agricoltura che diventa 4.0: un segmento che ha già generato in Italia un fatturato intorno ai 540 milioni di euro nel 2020, con una crescita di circa il 20% rispetto all’anno precedente. E’ quanto afferma Coldiretti Varese sulla base dei dati dell’Osservatorio Smart AgriFood che evidenziano l’accelerazione impressa al cambiamento dalla pandemia, anche nelle campagne.
Anche sul territorio, l’agricoltura 4.0 rappresenta il futuro dei campi con lo sviluppo di applicazioni sempre più adatte alle produzioni made in Italy su diversi fronti: dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla minimizzazione degli impatti ambientali con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e del consumo di carburanti.
Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) a sostegno dell’agricoltura di precisione sono le innovazioni più diffuse che rappresentano il 36% del mercato ma in crescita sono le iniziative per la valorizzazione dei dati in azienda o lungo tutta la filiera.
Dalla possibilità di seguire i propri pascoli in remoto alla stazione meteo nel frutteto per ottimizzare le operazioni colturali fino alla stalla a portata di smartphone sono alcune delle innovazioni entrate nelle aziende agricole italiane. Una evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico. Un sistema – evidenzia la Coldiretti – per una gestione efficiente e sostenibile delle colture e affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.
Ma per cogliere le innovazioni tecnologiche offerte dall’agricoltura 4.0 occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane. Quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione a banda larga, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi ai comuni con meno di duemila abitanti nel 2019: un problema particolarmente sentito anche nelle aree montane del Nord Lombardia
Proprio per superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo – annuncia il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori nel rimarcare “l’importanza del Recovery plan per accompagnare la transizione economica dell’agroalimentare italiano che già oggi è il più green d’Europa”.