L’estate parte all’insegna di “tanta voglia di agriturismo”: vi si recheranno, da qui a settembre, oltre sette cittadini su dieci – per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare – e le strutture in provincia di Varese sono pronte ad accoglierli.
Gli agriturismi del comprensorio alto lombardo sono simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia: in testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi – c’è l’enogastronomia.
Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture.
Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che ha paura del Covid e trova sicurezza nello stare in campagna e chi vuole fare attività sportiva. Ma l’amore degli italiani per l’agriturismo è dimostrato anche dal fatto che a ben 20,5 milioni di italiani piacerebbe aprirne uno, secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi.
“Nel corso degli ultimi anni – spiega Massimo Grignani, presidente Terranostra Lombardia e Varese – si è ampliata la gamma di servizi offerti e a quelli tradizionali, quali ristorazione e alloggio, se ne sono affiancati altri come degustazione, passeggiate a cavallo, escursioni, osservazioni naturalistiche, trekking, mountain bike, fattorie didattiche, corsi”. Sul sito https://terranostralombardia.it/ è possibile visionare le proposte offerte dagli agriturismi aderenti alla rete di Terranostra, l’associazione per l’agriturismo e l’ambiente promossa da Coldiretti.
Tra le tendenze dell’estate 2022 – afferma la Coldiretti – c’è la crescita dei viaggi di media e breve distanza e del turismo di prossimità, il ricorso a prenotazioni last minute e la preferenza per alloggi autonomi, luoghi e attività all’aria aperta. Cresce anche l’interesse per le mete minori, importante anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare del territorio.
L’estate 2022 è un appuntamento importante per il settore dopo due anni di pandemia che sono costati un calo del 34% delle presenze, secondo l’analisi Terranostra Campagna Amica, ma che non hanno inciso sulla struttura del settore che ha mostrato la propria solidità e capacità di adattamento, innovazione e di risposta ai nuovi stimoli del mercato.
Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica in Italia è addirittura cresciuta per numero di aziende (+2%), superando quota 25mila (25.060 aziende autorizzate nel 2021). L’alloggio (con 20.492 aziende, 82% del totale) e la ristorazione (12.455, il 62% del totale) si confermano i due pilastri dell’agriturismo. Ma la degustazione proposta da 6.412 aziende (il 32% del totale delle aziende) è addirittura cresciuta del 7,6%.
Alla luce dell’attuale scenario, connotato da una serie di emergenze ambientali, l’impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nazionale nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati. Il turismo di qualità è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare.
Il problema più urgente da affrontare in Alta Lombardia è quello della carenza di personale nel settore ricettivo, complice anche l’insostenibile “concorrenza” della vicina Svizzera: gli agriturismi si fanno in quattro per garantire un’accoglienza di qualità, ma spesso sono costretti a ridurre i numeri e le disponibilità, proprio in virtù della forza lavoro disponibile.