Annullate le penalità sui volumi di latte prodotti nelle stalle lombarde e via libera alla modifica dei parametri quantitativi di riferimento. Lo annuncia la Coldiretti regionale nel sottolineare con soddisfazione gli impegni ottenuti da Italatte società del gruppo Lactalis, la più importante industria casearia a livello nazionale, che ha accolto le richieste avanzate dalla stessa Coldiretti.
“Un risultato importante – commenta Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia – frutto di un confronto serrato e continuo, che tiene conto delle mutate condizioni di mercato e dell’aumento dei costi di produzione con un rincaro delle materie prime e dei foraggi. Un ulteriore passo nella direzione che da tempo chiediamo a tutte le componenti della filiera: quella di fare con coraggio e responsabilità ognuno la propria parte, per tutelare un comparto cardine dell’agroalimentare italiano con la Lombardia che rappresenta oltre il 40% del latte nazionale”.
Su nostra proposta – precisa la Coldiretti regionale – l’industria si è resa disponibile da una parte a togliere le penalità sul surplus di latte prodotto nelle stalle nei mesi di novembre e dicembre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dall’altra a rivedere i parametri con cui valutare i risultati quantitativi che verranno raggiunti in futuro: da gennaio, infatti, il riferimento saranno le produzioni 2021, non più quelle del 2020.
“Rivolgiamo un invito a tutte le altre industrie e cooperative di trasformazione – continua il presidente Voltini – affinché allo stesso modo applichino le nuove condizioni definite con Italatte”. L’obiettivo – spiega la Coldiretti Lombardia – è quello di mettere in sicurezza le stalle per assicurare stabilità all’intera filiera lattiero casearia. Garantire il giusto reddito agli allevatori e la corretta valorizzazione del loro lavoro – continua la Coldiretti – è condizione imprescindibile per continuare a dare ai consumatori prodotti sicuri e di qualità che sostengono l’economia, il lavoro e i territori italiani. Quando una stalla chiude – continua la Coldiretti – si perde infatti un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado soprattutto nelle aree più interne e difficili.
Ora – afferma la Coldiretti regionale – è strategico che venga attuato quanto prima il nuovo protocollo di intesa nazionale firmato dall’intera filiera dopo la convocazione del tavolo ministeriale su sollecitazione di Coldiretti. Tale intesa – precisa la Coldiretti Lombardia – prevede un aumento di 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla in Italia senza che vi sia un impatto sui consumatori. In particolare – riferisce la Coldiretti – la Grande Distribuzione Organizzata si impegna affinché si valorizzino e si incrementino gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt e formaggi freschi e semi stagionati, tutti da latte 100% italiano, riconoscendo un premio “emergenza stalle” che viene corrisposto alle imprese della trasformazione per poi essere riversato integralmente agli allevatori, sino a 3 centesimi di euro al litro di latte, con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro alla stalla, iva esclusa. Le imprese di trasformazione, incluse le cooperative, a loro volta – conclude la Coldiretti – si impegnano a riconoscere agli allevatori loro fornitori un premio aggiuntivo sino a 1 centesimo di euro al litro di latte entro la soglia fissata di 0,41 euro/litro alla stalla, iva esclusa, per il latte conferito nella Regione Lombardia, parametro dal quale determinare le soglie di premio indicativo per il latte conferito nelle altre Regioni d’Italia, senza tuttavia andare a diminuire quanto già riconosciuto.