Con il rincaro record dei costi di produzione cresciuti del 57% a causa della guerra in Ucraina che mette in ginocchio le stalle è importante lo stanziamento di oltre 220 milioni di euro da parte del Governo per gli allevamenti nazionali, fortemente sostenuto da Coldiretti. E’ quanto afferma Coldiretti Varese in occasione dell’accordo raggiunto in Conferenza Stato Regioni sui due decreti del Ministero delle Politiche agricole per le filiere zootecniche. “Sono interventi tanto attesi – dichiara il presidente della Coldiretti prealpina Fernando Fiori – in una provincia come la nostra, dove le filiere zootecniche rappresentano un segmento molto importante dell’economia agricola. Interventi che per essere veramente efficaci adesso richiedono tempi rapidi nella definitiva approvazione e procedure snelle nella presentazione delle domande”.
L’aumento del costo dei mangimi è collegato al rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais e cereali anche a causa dell’attuale crisi Ucraina. “Ma gli allevatori del Varesotto – rilancia il presidente Fiori – stanno correndo il rischio di aver costi di alimentazione degli animali ancora più elevati, con il perdurare della siccità nelle prossime settimane”.
Le risorse dei provvedimenti– rileva Coldiretti – sono indirizzate a tutti i tipi di allevamento: vacche da latte, vitelloni, bufale, suinicola, carni bovine di età inferiore agli 8 mesi, bovini di razze autoctone in contratti di filiera di tipo privatistico o in Sistema di qualità nazionale o in Sistemi di qualità Dop/Igp, ovicaprina: allevamento di conigli, galline ovaiole, tacchini, polli, imprese di trasformazione, incubatoi e centri di imballaggio uova.