Non c’è tregua per le campagne del Varesotto, piegate sotto i colpi delle continue ondate di maltempo. È quanto rimarca Coldiretti Varese nel commentare gli ultimi episodi tra nubifragi, grandinate e vento forte che si sono abbattuti nelle ultime ore in provincia, provocando nuovi danni alle coltivazioni, alle cascine e alle strutture agricole.
Gli episodi più gravi sono stati segnalati nella zona sud del comprensorio, vicino al confine con la provincia di Como e l’Alto Milanese.
Due, in particolare, gli eventi estremi che si sono registrati in zona, nel primo pomeriggio di ieri e nella conseguente nottata. La grandine ha devastato mais, soia, ortaggi, sradicato serre e strutture agricole, scoperchiato tetti e capannoni: colpita, a Origgio, anche l’azienda agricola di Francesca Turconi, che si è ritrovata al centro della doppia perturbazione di ieri: nel primo pomeriggio una tromba d’aria ha scoperchiato il tetto “mentre alla sera – spiega – una nuova grandinata ha investito mais e frutteto. Tutto da buttare. Ci sono problemi anche per il ripristino della struttura, in quanto le imprese edili sono prese d’assalto dalle chiamate da parte di chi si è ritrovato – oggi, ma anche nei giorni scorsi – con danni cui- dover far fronte”.
Campi di frutta allettati in tutta la fascia prealpina, fiumi di grandine in montagna fino alle zone d’alpeggio. Danni alle strutture agricole anche nella vicina Turate e coltivazioni distrutte nella zona di Carbonate, anch’essa limitrofa al Varesotto, dove Patrizia Lorenzin non si dà pace: “Abbiamo il 100% dei raccolti persi, tutto è andato distrutto, dalla soia al mais”. Distrutte intere coltivazioni di mais e soia. I tecnici di Coldiretti sono al lavoro per la conta dei danni, in ogni caso ingenti. Riccardo Carnelli, a Turate, tiene in mano un chicco di grandine che, dopo quindici ore dalla grandinata, era ancora ben più grande di una pallina da golf: “Qui in frazione Santa Maria tutto è andato distrutto: fabbricati, depositi, tetti. E, nei campi, tutte le colture sono andate perse. Intorno alle 21.30 il giorno è diventato notte: un vento fortissimo ha portato la grandine, con chicchi grandi come limone. Il mais, ormai prossimo alla maturazione, è stato completamente devastato”.
Ma ad essere colpita, come detto, è l’intera Lombardia: anche nelle contigue zone del Milanese e della Brianza si registrano danni importanti alle colture di mais e soia, soprattutto nella zona a Nord di Monza contigua al confine con le province lariane.
Nel Milanese e in Brianza colpiti mais e soia, con danni importanti soprattutto nella zona a Nord di Monza. Nella zona a est di Milano spianato anche il mais che aveva resistito ai nubifragi e alle grandinate dei giorni scorsi. Si contano danni alle strutture, ai capannoni e anche un impianto biogas scoperchiato a Parabiago.
Danni sul mais allettato dalle raffiche di vento e colpito dai chicchi di ghiaccio anche nell’Abbiatense e nel Magentino. A Milano città danni anche al mercato di Campagna Amica di Porta Romana con il vento che ha fatto volare gli ombrelloni e i gazebo.
In provincia di Cremona devastata la zona del Cremasco, con campi di mais e soia spianati dalla furia del vento e della grandine, tetti di stalle e cascine crivellati oltre che impianti fotovoltaici compromessi. Nubifragi misti a grandine e vento forte in provincia di Bergamo hanno aggravato i danni su mais e soia già colpiti nei giorni scorsi. In Valle Brembana gli alberi abbattuti per il forte vento hanno interrotto la linea elettrica costringendo alcuni allevatori della zona di Moio de Calvi a usare il generatore per garantire le operazioni di mungitura.
Nel Bresciano violente grandinate e vento fortissimo si sono abbattuti sulla zona di Montichiari e dei comuni limitrofi, interessando anche il basso lago di Garda con problemi alle strutture e tetti scoperchiati. La grandine non risparmia neppure l’Alto Mantovano in particolare la zona di Monzambano, Cavriana, Ponti sul Mincio, Solferino, Medole, Castiglione delle Stiviere. Nel Pavese – conclude la Coldiretti Lombardia – i tecnici Coldiretti stanno verificando possibili criticità legate alla ingente pioggia caduta nelle scorse ore.