La Lega Nazionale e l’Irredentismo

di Claudio Fragiacomo Nella terza conferenza del nostro ciclo “Le Conferenze del Giovedì”, dal titolo “L’Irredentismo, testimonianza del patriottismo risorgimentale”, abbiamo ospitato il Presidente della Lega Nazionale di Trieste Avv. Paolo Sardos Albertini. Nel suo secondo intervento del nostro ciclo (l’anno scorso aveva esordito parlando della “lunga storia della Lega Nazionale”), il Presidente Sardos Albertini ha delineato lo spirito dell’Irredentismo, partendo dalla definizione del termine identità.

L’identità è “sapere chi si è, ricordarsi chi si è stati e progettare ciò che si vuol essere in futuro”. Il Risorgimento, cui l’Irredentismo è spesso collegato, ha alla sua base il concetto di identità. Infatti, esso consiste nel “recuperare ciò che c’era nel passato per renderlo nuovamente vivo e operante”. Alla base dell’Irredentismo, secondo la definizione del presidente della Lega Nazionale Riccardo Pitteri, c’è una “testimonianza di amore, non di odio”, come traspare dalle sue parole, fatte proprie, in questa conferenza, dal relatore.

L’Avv. Sardos Albertini insiste molto nel definire in questa maniera il carattere primigenio dell’Irredentismo, volendo contrapporsi alle interpretazioni di coloro che vedono nell’Irredentismo il germe del Nazionalismo, che si pose a volte in violenta contrapposizione al mondo slavo.

Un’importante data di snodo per l’Irredentismo, e per la storia degli Italiani dell’Adriatico Orientale, è il 1866, con la Terza Guerra di Indipendenza e la rinuncia da parte italiana alla liberazione di Trieste, Istria, Dalmazia. Inoltre, nel fatidico 12 novembre di quello stesso anno, il sovrano Francesco Giuseppe presiedette ad un Consiglio dei ministri, in cui fu decisa la sostituzione della classe dirigente in Istria e Dalmazia con l’elemento slavo, considerato fedele alla Corona. Secondo le parole dell’Avv. Sardos Albertini, si intendeva perpetrare un vero e proprio genocidio, che doveva far scomparire l’elemento autoctono italiano, presente da sempre in quelle regioni.

Era nato l’Irredentismo d’azione, che con azioni eclatanti cercava di influenzare l’opinione pubblica in senso antiaustriaco, reclamando l’unione di quei territori irredenti al Regno d’Italia. L’episodio più significativo fu il progettato attentato di Guglielmo Oberdan contro l’imperatore Francesco Giuseppe. Oberdan, attraverso il suo sacrificio, intendeva promuovere la condanna dell’autoritarismo austro-ungarico e la firma dell’accordo della Triplice Alleanza.

I ricordi del relatore, lasciatigli da un suo antenato, illustrano la situazione che si era verificata a Capodistria e ci hanno fatto comprendere il sorgere, nella classe borghese della città, di una graduale opposizione alla politica di Francesco Giuseppe, con un suo progressivo passaggio dal partito liberal-nazionale, considerato troppo tiepido, al Partito Repubblicano ed alle idee e agli ideali di Giuseppe Mazzini.

I contrasti con l’elemento slavo, fomentati dall’Austria contro gli Italiani, aumentarono a Trieste in un crescendo che sfociò, alla vigilia dell’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915, in azioni teppistiche contro i simboli dell’identità nazionale, quali la sede de “Il Piccolo “. la Ginnastica Triestina e la Lega Nazionale.

Gli Irredentisti disertarono dalle fila dell’esercito austro-ungarico con grave pericolo della propria vita ingrossando quelle del Regio Esercito e comportandosi e combattendo da eroi, meritando numerose medaglie al valore.

A questo punto credo di aver toccato i punti principali della conferenza, fornendo una traccia che si snoda dal 1867 fino alla fine della grande guerra. Quello che rimane da coprire in una prossima conferenza è il periodo del primo dopoguerra, che, data la statura culturale del relatore, si preannuncia oltremodo interessante.

Quello che ho tralasciato di menzionare in questa breve sintesi è la grande mole di studi sull’Irredentismo che la Lega Nazionale propone agli studiosi, con numerose pubblicazioni che o vengono inviate ai soci o recensite nel periodico dell’Associazione. In particolare, un numero del notiziario è stato dedicato all’idea liberal-nazionale ed alla sua evoluzione nella vita culturale triestina.

Anvgd -Comitato di Milano

(immagine crediti Arcipelagoadriatico.it)

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