“Ecco la vittoria della fede, che porta il sorriso di Dio sulle strade del mondo. Ecco la vittoria della fede, che nasce dallo scandalo del martirio. Dare la vita è stato il segreto della sua vittoria, il segreto di una vita bella” sono le parole tratte dall’omelia di Papa Francesco in occasione del 25° anniversario della morte di don Pino Puglisi.
Riprese nell’opera di Vincenzo Ceruso dal titolo “Don Pino Puglisi a mani nude” edizioni San Paolo. Don Pino Puglisi nasce il 15 settembre 1937 a Palermo nel quartiere popolare di Brancaccio, all’età di 16 anni entra in seminario al termine del quale, nel 1960, è ordinato sacerdote dal Cardinale Ernesto Ruffini.
Il 15 settembre 1993 nel giorno del suo stesso compleanno viene assassinato da due sicari mafiosi. A don Puglisi viene conferita la Medaglia d’Oro al Valore Civile è stato beatificato con decreto concesso da Papa Benedetto XVI il 28 giugno 2012 per il martirio “in odium fidei”.Padre Pino Puglisi è il primo martire della Chiesa Cattolica ad essere stato ucciso dalla mafia.
Il volume redatto da Ceruso non ripercorrerà la sua vita o parlerà dei fatti che portarono alla sua uccisione. Tanti i film, i documentari che hanno parlato della sua vita fino a ripercorrere gli ultimi giorni della sua esistenza.
La sua storia è conosciuta, si conoscono i mandanti non c’è molto di più da aggiungere. La vicenda di don Puglisi non può essere considerata solo come una delle tante pagine insanguinate della storia mafiosa del nostro Paese, la sua vita è stata un esempio di coraggio e di grande umanità.
L’autore svelerà in queste pagine un sacerdote inedito, descriverà un uomo pieno di vita, di sogni, di domande, un siciliano non autoreferenziale. Don Puglisi era un sacerdote di una umanità disarmante e la sua voce ancora oggi risuona in quei luoghi dove i più deboli sono vittime dei potenti.
Don Puglisi amava stare con la gente, tra i ragazzi, la sua forza era la rete delle conoscenze, può definirsi nell’uomo dell’incontro, dell’ascolto e del dialogo, per questo motivo era molto amato dai giovani che vedevano in lui un cristiano sorprendente in grado parlare del Vangelo in modo affascinante e chiaro.
Il libro di Ceruso non vuole essere una raccolta di fatti e testimonianze sulla vita e i motivi che portarono alla morte del sacerdote ma un testo che mostra la grandezza della cristianità di Puglisi a confronto di una realtà tragica come quella che viveva a Palermo al tempo del suo assassinio.
Don Puglisi parlando della sua terra aveva un’attenzione particolare per i più giovani soprattutto per i bambini più volte disse: “la miseria di Cosa Nostra si vede a partire dai piccoli di Brancaccio costretti a vivere in condizioni indegne destinati ad essere vivaio di aspiranti soldati”
Il sacerdote aveva capito cosa era la mafia, si era occupato dei piccoli, dei giovani è in loro aveva tracciato il profilo della cultura mafiosa. Il libro racconta la storia di un sacerdote armato solo della sua fede, che non scappò dalla sua terra, rimase nella sua parrocchia anche se ben consapevole dei rischi che incombevano sulla sua vita.
Don Puglisi ha sacrificato la propria vita in difesa dei deboli, delle vittime della Mafia testimoniando con la sua vita il valore della legalità.
Don Pino Puglisi a mani nude – pag. 186 – euro 16.00