Quanti genitori si sono trovati ad affrontare la fase dell’adolescenza, un periodo duro e faticoso dove si affrontano liti, discussioni. Un momento in cui molto spesso i genitori si sentono impotenti di fronte ai figli.
I ragazzi giungono in questa fase mettendo in discussione l’autorità genitoriale ed in questo particolare momento della vita tendono a costruirsi una loro identità che deve essere distante da quella dei propri genitori.
Un continuo discutere sulla condotta ed è difficile arrivare ad un compromesso oppure essere costretti a ripensare alcune regole che i genitori impongono ai figli durante l’infanzia.
L’autrice Michela Pensavelli nell’opera “La difficile adolescenza” editore San Paolo (10.00 euro, 140 pag.) ha cercato di stilare una guida che possa aiutare i genitori in questo difficile periodo della crescita degli adolescenti.
I figli in questa fase affrontano diversi problemi ma ciò che sentono forte è il desiderio di autonomia. Così entra in gioco il ruolo dei genitori che devono con adeguato linguaggio cercare di trovare un modo giusto sull’utilizzo consapevole dei social sempre presenti nella vita dei figli, creare modelli in cui identificarsi essere una guida e un aiuto per il periodo incerto che stanno attraversando.
L’autrice è psicologa e psicoterapeuta, responsabile della comunità terapeutica per la cura delle dipendenze comportamentali Sisifo.
Nell’opera precisa che la crescita verso l’età adulta in questo particolare momento storico è molto arduo per i ragazzi in un tempo di restrizioni e di paura per il contagio legato alla vicinanza fisica. Il momento adolescenziale è una rivoluzione che nei giovani si ripercuote a diversi livelli soprattutto a quello sociale.
Per questo occorre offrire ai propri figli un porto sicuro da cui poter ripararsi nei momenti di maggior disagio nel corso dei mutamenti, scoperte e difficoltà che affrontano in questi anni di crescita.
I genitori dovrebbero capire e dare voce al loro disagio facendo attenzione ai messaggi, ai conflitti che potrebbero spingerli in un tunnel buio come è stato il periodo pandemico che abbiamo vissuto.
I giovani necessitano riferimenti solidi in grado di realizzare processi di autostima e che li aiutino nell’affrontare le scelte per il loro futuro.