La luce che attraversa il tempo

“La luce che attraversa il tempo” è l’ultimo libro di mons. Massimo Camisasca, edizioni San Paolo. Il libro è una riflessione sulla riforma della Chiesa.

L’autore affronta il tema dividendo il testo in due parti. La prima parte ripercorre la storia dei pontificati che si sono succeduti dal post-Concilio in poi; nella seconda vengono tratteggiate alcune linee di rinascita delle varie vocazioni.

Il volume è arricchito dalla prefazione del Cardinale Matteo Zuppi.

Camisasca laureato in filosofia e licenziato in teologia è stato ordinato sacerdote nel 1975. Ha incontrato e seguito don Giussani fin dall’adolescenza.

In questa opera l’autore ruota intorno al tema della riforma della Chiesa non intesa come struttura ma rivolta alla figura del sacerdote, del religioso e del laico. In questa riflessione mons. Camisasca si è lasciato ad accenti severi nei confronti della chiesa occidentale ma soprattutto della chiesa europea.

La parola riforma nel libro può essere intesa come un mezzo per coniugare il passato della chiesa ed il futuro dei suoi protagonisti i vescovi, i preti, i sacerdoti, i religiosi.

Camisasca vede la riforma come movimento della Chiesa e fa riferimento ad una frase di Papa Francesco “ Chiesa in uscita significa passione per l’uomo, per il rischio, andare a incontrare gli altri” se la Chiesa non si affretta a seguire le parole del Papa assisterà ad una progressiva ma inesorabile riduzione della Chiesa nella società.

Un libro che parla dei momenti di difficoltà della Chiesa in un mondo sempre più privo di fede e secolarizzato. Il vescovo emerito di Reggio Emilia nel volume non tratta solo i problemi della Chiesa ma espone con meticolosa attenzione anche ciò che non funziona, traccia delle vie possibili che la Chiesa può intraprendere affinché possa rinnovarsi e diventi propositiva per l’uomo di oggi.

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