Mariano Magrassi (4 Settembre 1930 – 15 Aprile 2004) Entra nel 1953 nel monastero Benedettino di Genova diventando novizio nell’abbazia San Giovanni Evangelista di Parma. Si laurea in teologia e fu eletto abate dell’Abbazia benedettina della Madonna della Scala a Noci in provincia di Bari.
Nella Quaresima del 1977 fu chiamato a predicare gli esercizi spirituali in Vaticano da Papa Paolo VI e alla casa Pontificia fino a diventare Arcivescovo della Diocesi di Bari e Canosa.
Ha assunto numerosi incarichi di rilievo, colpito dal morbo di Alzheimer rinunciò alla vita pastorale dell’arcidiocesi e si ritirò a 68 anni nel monastero benedettino di Noci dove morì.
Il libro “Preghiera liturgia. Lectio Divina” con prefazione del Cardinale Marcello Semeraro è un testo che propone il ciclo di conferenze che Padre Mario tenne all’Abbazia di Genova-Quarto “Corso Monaco Benedettino per l’aggiornamento liturgico” questa fu una iniziativa di tutti i Monasteri e congregazioni Benedettine femminili d’Italia.
Il corso ebbe luogo nel Settembre 1970 a Faenza e si compose in tre parti: preghiera, liturgia e Lectio Divina, i tre argomenti di cui il libro è composto.
Quest’opera è frutto della maturità spirituale che cominciava ad essere evidente in padre Magrassi. E’ un manoscritto non rivisto dall’autore, all’epoca il padre benedettino non parlava seguendo un testo scritto ma delle schede che preparava per l’occasione e riordinava a seconda dell’argomento.
Questa pubblicazione mette in evidenza la relazione tra Liturgia, Bibbia e Padri. La Sacra Scrittura diventa Parola viva nella celebrazione liturgica, la Liturgia diventa il luogo dell’attuazione sacramentale del mistero della salvezza che raggiunge il suo apice nel mistero pasquale di Cristo.
Argomento complesso e profondo che solo padre Magrassi è stato capace di affrontare e rendere visibile e attuabile nel quotidiano.
Questo approccio al mistero liturgico deriva dalla spiritualità monastica e dall’aver vissuto con intensità della fede vissuta con innocenza spirituale che caratterizzò tutta la sua vita. (Do.Sa.)