Robi Ronza, giornalista e scrittore, è stato un discepolo diretto di monsignor Luigi Giussani (1922-2005) al quale ora dedica “Luigi Giussani. Comunione e Liberazione & oltre” (Edizioni Ares, pp. 152, € 13,20). Poiché del Fondatore di Comunione e Liberazione, un movimento ecclesiale nato a Milano agli inizi degli anni Cinquanta e rapidamente diffusosi in una settantina di Paesi, è stato scritto e detto molto, l’Autore ha ritenuto opportuno offrire al lettore un distillato dell’autentico pensiero del suo Maestro.
L’intero testo di Ronza ruota attorno al convincimento espresso dal “Giuss”, come famigliarmente era chiamato dai tanti giovani che hanno animato (e tuttora animano) il suo Movimento, che: “Cristo è il centro del cosmo e della storia”. In ogni pagina traspare l’affetto che l’Autore ha verso il Sacerdote ambrosiano incontrato in un luogo diverso da quello di tanti ciellini, studenti del liceo milanese Berchet dove don Giussani insegnava, poiché egli, varesino, in quegli anni frequentava il liceo Ernesto Cairoli.
Soprattutto, però, dal libro di Ronza traspare il forte senso d’amicizia, nata e consolidata nel tempo, tra lui e il Fondatore di Cl. Quell’amicizia che don Giussani considerava l’essenza del suo Movimento come spiegò, il 13 Ottobre 2002, nell’intervista che gli fece l’allora direttore del quotidiano “Avvenire”, Dino Boffo. Alla domanda che cos’è per lei Comunione e Liberazione, don Giussani rispose lapidario: «È un’amicizia che assicuri uno sforzo comune di collaborazione nella riflessione sulla fede e nel tentativo di rendere espressione comune la volontà di testimoniare Cristo come ispiratore di pace e di aiuto vicendevole».
E poco oltre ricordò ciò che scrisse Giovanni Paolo II nella lettera indirizzatagli in occasione del ventennale di Comunione e Liberazione: «Il Movimento ha voluto e vuole indicare non una strada, ma la strada per arrivare alla soluzione di questo dramma esistenziale dell’uomo d’oggi. La strada è Cristo… Comunione e Liberazione, più che ad offrire cose nuove, mira a far riscoprire la Tradizione e la storia della Chiesa, per riesprimerla in modi capaci di parlare e di interpellare gli uomini del nostro tempo». «Esistiamo solo per questo», chiosò don Giussani.
Nella prefazione al libo di Ronza, Giancarlo Cesana, professore di Igiene Generale e Applicata all’Università degli Studi di Milano Bicocca, condividendo la lettura che Ronza fa del messaggio di don Luigi Giussani, sottolinea come questi sia stato una delle figure più eminenti del cattolicesimo del XX secolo e cita la frase del teologo svizzero Hans Urs von Balthasar (1905-1988): «Don Giussani ha fatto ciò che molti teologi hanno scritto».
I lettori che hanno vissuto la stagione del Sessantotto troveranno nelle pagine di “Luigi Giussani. Comunione e Liberazione & oltre” anche la rievocazione del puntiglioso sconquasso generato dall’avvento di Cl nella cultura laica (o meglio, laicista) che imperava in quel tempo. La fluida prosa dell’Autore è un ulteriore invito a leggere il libro.