Piovono, piovono come semi in terra le occasioni di fare del bene. A noi sta non lasciarle cadere nel nulla. In questa parte di mondo dove tutto abbonda, abbiamo imparato che non si può prendere tutto. Cibo, vestiti, occasioni culturali, ricreative e caritative: dovessimo mangiare, ascoltare, incontrare tutti e tutto, non ci basterebbero dieci vite. Davanti alla proposta, scatta spesso in noi un meccanismo automatico che ci fa rinviare, aspettare, non decidere. Tanto, se non è oggi sarà domani, se non è questo sarà altro. Paradossalmente, perdiamo più occasioni di chi ne ha meno di noi. Tante volte non è la cattiveria né l’egoismo a farci dimenticare i bisognosi, ma è l’eccesso di possibilità, la convinzione di poter sempre recuperare l’occasione. Quando però stiamo male o siamo preoccupati, ci accorgiamo quanto è lungo un minuto e vorremmo che la soluzione giungesse subito. Siamo un po’ come chi ha fame: vuole mangiare ora, non domani. Il bene va fatto bene e va fatto adesso… https://lalocandadellaparola.com/2023/09/23/adesso-2/
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