da DILI, TIMOR EST Perché piangi, chi cerchi? È una bella domanda, è quella che si fa al bimbo che si è perso per strada. Quella che non abbiamo il coraggio di fare a noi stessi: chi cerchi? Spesso cambiamo la questione in: cosa cerchi? Quando capiremo che non le cose ma le persone ci faranno cessare di piangere? Eppure è vero che quelle stesse persone hanno il terribile potere di farci piangere e farci sentire soli e abbandonati. Chi cerchi? Qualcuno che mi ami, ecco chi cerco. Qualcuno che si accorga che non sto bene, che ho fame, che ho sete, che sono veramente a terra. Perché piangi, chi cerchi? È la domanda di Gesù risorto, le sue prime parole a Maddalena. È la domanda che ogni discepolo del vangelo deve porsi: chi cercano? Chi cerco? Una ragazzina soffriva di stomaco da mesi. Ridotta ormai a trentasei chili, ci siamo messi in cerca di un medico che avesse voglia e capacità di capire, non solo di liquidare con qualche calmante. In attesa da ormai quattro ore, iniziavo a sentirmi un po’ provato. L’amica della malata intanto, a mia insaputa, aveva chiamato due amici per riportami a casa in motorino a cose fatte. Lei poi, raccogliendo qualche moneta, era corsa a prendere dell’acqua fresca che, vi assicuro, mi ha ridato vita. L’altra, nel frattempo, usciva dalla visita in lacrime. Perché piangi? Perché il dottore è stato gentile, mi ha spiegato bene cosa ho, come curarmi e cosa mangiare. Allora andiamo a fare la spesa!.. https://lalocandadellaparola.com/2023/07/22/chi-cerchi-4/
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